TornerĂ in aula ad aprile il processo a caricodi un 26enne di Arcade
ABUSA DI UN BIMBO DI 8 ANNI CON LA SCUSA DELLA PLAYSTATION
Tre gli episodi contestati: l'accusa è di violenza sessuale su minore
ARCADE - (gp) Tornerà in aula ad aprile il processo a carico di un 26enne di Arcade accusato di aver più volte abusato sessualmente di un bambino di 8 anni. Sul banco dei testimoni siederanno gli specialisti di igiene mentale che hanno avuto in cura l'imputato, difeso dall'avvocato Francesco Murgia. L'obiettivo non è solo capire quale fosse lo stato psicologico del giovane in seguito ai fatti che gli vengono contestati, ma anche tracciare un profilo comportamentale antecedente agli abusi per definire la sua capacità di comprendere cosa stesse facendo. Dettagli che potrebbero ribaltare una sentenza che sembra già scritta. Le prove a carico del ragazzo sono infatti diverse, e tutte portano chiudere il processo con una sentenza di condanna. L'accusa parla di tre episodi consumati tra il maggio e il giugno del 2008. L'imputato avrebbe adescato il bambino con la scusa di giocare alla playstation. Due dei tre abusi si sarebbero verificati infatti nella “stanza dei giochi”. Il terzo invece in un campo vicino alla casa della nonna della vittima, dove i due erano andati per fare una passeggiata. A portare alla luce i fatti era stata la sorella del piccolo, che li aveva beccati in camera in atteggiamenti inequivocabili. Non si tratta di rapporti sessuali completi, ma di palpeggiamenti spinti e baci in bocca che hanno turbato il bambino il cui racconto, messo nero su bianco in un incidente probatorio, è stato ritenuto più che credibile.