Indagini chiuse a tempo di record: il pm chiede il giudizio immediato per il 34enne
TENTÃ’ DI UCCIDERE LA MOGLIE: ANDREA LORO SUBITO A PROCESSO
Matilde Ardia ha avviato le pratiche per l'affidamento dei due figli
LORIA – (gp) Processo lampo per Andrea Loro. Chiuse le indagini a tempo di record, il sostituto procuratore Valeria Sanzari ha infatti fimrato la richiesta di giudizio immediato per il 34enne di Loria che il 17 gennaio scorso tentò di uccidere la moglie, la 30enne Matilde Ardia, prima strangolandola e poi, simulando un incidente stradale, dando fuoco all'auto con la consorte all'interno. In poco più di due mesi e mezzo dunque la Procura di Treviso ha già raccolto tutti gli elementi utili per portare l'uomo di fronte a un giudice. Con ogni probabilità, come anticipato dall'avvocato Lorenza Secoli, legale dell'uomo chiamato a rispondere dell'accusa di tentato omicidio, il 34enne sceglierà di essere giudicato con rito abbreviato in modo da usufruire dello sconto di un terzo della pena. Ulteriori dettagli in merito alla strategia difensiva non sono ancora noti, a differenza della linea che intende tenere la Procura di Treviso convinta che il delitto sia frutto di un piano studiato in anticipo e non scaturito in un attimo di follia. Oltre alle prove raccolte dagli inquirenti, agli atti ci sono pure le dichiarazioni rese da Andrea Loro in sede d'interrogatorio di convalida: “Non avevo intenzione di ucciderla – dichiarò il 34enne - volevo soltanto darle una lezione. Con la tanica di benzina volevo soltanto spaventarla. Non so cosa mi è preso”. La moglie, dopo un paio di settimane di ricovero nel reparto Grandi Ustionati di Padova, ha avviato le pratiche per chiedere l'affidamento esclusivo dei suoi due figli e la revoca della patria podestà del marito.