In appello ribaltat cancellati i 10 anni del primo grado: solo omicidio colposo
SIMONE MOREIRA CONDANNATA A DUE ANNI E SEI MESI DI CARCERE
La brasiliana ha perso di vista la piccola Giuliana, morta poi annegata
VENEZIA – (gp) Simone Moreira non ha ucciso la figlia Giuliana Favaro. La 25enne brasiliana è responsabile di averla persa di vista è per questo è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione per omicidio colposo. Questa la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Venezia che, accogliendo in pieno la tesi dei legali della donna, gli avvocati Antonio Forza e Alvise Tommaseo Ponzetta, hanno assolto Simone Moreira dall'accusa di omicidio volontario aggravato, riformulando anche la sentenza di primo grado in cui era stata riconosciuta colpevole di abbandono di minore aggravato dalla morte della bimba di appena due anni, annegata nelle acque del Monticano a Oderzo la sera del 2 settembre 2009, rimediando una pena di dieci anni di reclusione. I giudici veneziani sono giunti alla conclusione che Simone Moreira non ha volontariamente abbandonato la piccola e dunque il reato non può configurarsi. La sua condotta però ha avuto come conseguenza la morte della bambina per cui, trattandosi di un processo indiziario (non c'è la prova che Giuliana Favaro sia stata gettata nelle acque del Monticano), l'unico reato che la corte ha ritenuto configurabile era quello di omicidio colposo. Il procuratore generale Antonio De Nicolo, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto che la Moreira venisse condannata all'ergastolo.
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