Treviso: la squadra mobile era riuscita ad attribuire ai banditi il blitz in via Boiago
BANDA DELLE RAPINE AGLI ANZIANI, CACCIA AD ALTRI DUE COMPLICI
Uno degli arrestati confessa anche i colpi di San Trovaso e Paese
TREVISO - Preganziol, Paese e Treviso: tre rapine ai danni di altrettanti anziani messe a segno, quasi certamente, da un unico gruppo criminale formato da giovani rapinatori stranieri senza scrupoli. La squadra mobile della Questura di Treviso ha stretto le manette ai polsi di due componenti della banda: il 25enne romeno Gabriel Emanuel Farcas ed il 18enne croato Radoslav Kostic, residente a Fontane di Villorba. Ad incastrarli le testimonianze, la lucida descrizione della vittima del colpo in via Boiago per cui sono finiti in cella, ed alcune fonti confidenziali che avrebbero indicato come il bottino del colpo fosse stato già ricettato. I due sono stati posti in stato di fermo nella mattinata di mercoledì, si trovavano entrambi all'interno dell'abitazione del 18enne, ed oggi il gip Umberto Donà ha convalidato l'arresto su richiesta del pm Gabriella Cama. Il gip si è inoltre riservato in merito alla richiesta di arresti domiciliari presentata dai legali degli indagati. Attualmente si trovano rinchiusi nel carcere di Santa Bona. Kostic ha ammesso le sue responsabilità di fronte agli investigatori per quanto riguarda la rapina del 28 agosto in via Boiago a Treviso. Durante l'interrogatorio di convalida del fermo il 18enne avrebbe confermato il suo coinvolgimento anche per quanto riguarda le altre due rapine, riferendo anche di altri due complici, connazionali, che assieme a Farcas avrebbero partecipato ai colpi. Nelle prossime ore si attendono ulteriori novità.
Galleria fotografica