Treviso, incastrati da un testimone che li ha notati nei pressi di un bar con le opere
I LADRI D'ARTE? IL PORTINAIO E UN OSS DELL'OSPEDALE CA' FONCELLO
Nei guai un 49enne e 53enne, delle tele ancora nessuna traccia
TREVISO - Si sono definitivamente chiuse le indagini della squadra mobile della Questura di Treviso sulla sparizione di tre tele del pittore Riccardo Licata, trafugate tra il 15 ed il 31 luglio scorso all'interno del reparto di cardiologia del Ca' Foncello. Ad essere denunciati per furto l'esecutore materiale, G.I., un operatore socio sanitario trevigiano di 49 anni, in servizio presso il reparto. L'uomo ha confessato le sue responsabilità ed ha indicato agli investigatori anche il nome di colui che gli aveva commissionato il furto: si tratta di uno dei portinai del Ca' Foncello, F.L., un 53enne trevigiano. A tradire i due ladri d'arte è stata la loro poca prudenza: la consegna dei quadri dalle mani del ladro a quelle del committente del furto è avvenuta nei pressi di un bar della periferia trevigiana, sotto lo sguardo attento di un testimone che ha riferito alla polizia quanto aveva visto in prima persona. Inoltre la squadra mobile ha potuto contare sulla collaborazione di alcune persone a cui era stato proposto l'acquisto delle tele. La sorte delle opere d'arte, del valore di circa 10mila euro, resta per ora un mistero: i quadri non sono stati più ritrovati e non si esclude possano essere stati distrutti dal portinaio. Lui, il “regista” di questa operazione, per ora nega ogni addebito e continua a dichiararsi innocente; le prove contro di lui però sono schiaccianti. Per entrambi l'azienda Ulss9 prenderà ora provvedimenti disciplinari: il licenziamento è un'eventualità più che mai probabile.
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