ASCOLTA AUDIO Buco di 3 milioni di euro, dicevano: "Faccio sparire la contabilità "
BANCAROTTA FRAUDOLENTA E TRUFFA, CONIUGI ARRESTATI
Ai domiciliari Carlo Raimondo e Michela Volpato, di 56 e 34 anni
MONTEBELLUNA - Prima del fallimento, dovuto ad un buco di quasi 3 milioni di euro creato dalla propria azienda di trasporti che aveva sede a Montebelluna in via Dalmazia, avevano ceduto beni ed immobili, per 1,9 milioni di euro, ad un'altra società. In realtà però i proprietari, occulti, di entrambe le aziende erano sempre gli stessi, una coppia di imprenditori residenti nel vicentino a Tezze sul Brenta che sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Treviso per bancarotta fraudolenta e truffa. Si tratta di un 56enne, Carlo Raimondo, e della moglie, Michela Volpato, 34 anni: attualmente si trovano agli arresti domiciliari. La donna è stata arrestata giovedì scorso, l'uomo il giorno seguente mentre era di ritorno da un viaggio in Slovenia. I coniugi sarebbero, secondo gli investigatori, due "bancarottieri seriali": alle spalle avevano già precedenti di questo tipo e per non destare sospetti si servivano di prestanome a cui intestare le aziende, spesso decotte che venivano spesso svuotate dei loro beni e poi fatte fallire. L'ultima "testa di legno", hanno accertato gli investigatori del nucleo di polizia tributaria, era un 69enne di Altamura, nominato proprio poco prima dell'ultimo fallimento, risalente all'aprile del 2011.