Il 32enne albanese era finito a processo per sfruttamento della prostituzione
PICCHIA E SFRUTTA UNA LUCCIOLA: QUATTRO ANNI AD EDMOND BIBAJ
Vittima una lucciola di 20 anni, costretta a vendersi sul Terraglio
TREVISO – (gp) Quattro anni di reclusione e 9 mila euro di multa. Questa la condanna inflitta dal tribunale di Treviso ad Edmond Bibaj, 32enne albanese al momento irreperibile finito alla sbarra per sfruttamento della prostituzione. Dopo aver tentato invano di rintracciare la vittima, i giudici nel corso della precedente udienza avevano acquisito i quattro verbali di sommarie informazioni resi agli agenti della squadra mobile di Treviso da una lucciola di appena 20 anni sua connazionale. Verbali che di fatto hanno inchiodato alle proprie responsabilità l'imputato. Stando alle accuse l'uomo, difeso dall'avvocato Salvatore Cianciafara, per oltre un anno avrebbe costretto la giovane squillo a vendere il proprio corpo lungo il Terraglio, poi a Caorle nel periodo estivo e infine l'avrebbe addirittura portata a Roma avendo un parco clienti più ampio e dunque essendo la sua attività molto più remunerativa. Con botte e insulti infatti il 32enne, secondo quanto sostenuto dalla Procura sulla base proprio delle dichiarazioni della vittima, avrebbe in pratica gestito gli affari della giovane e si sarebbe sistematicamente trattenuto il denaro derivante dalle prestazioni sessuali. A liberare la squillo da quella situazione era stata la Squadra Mobile di Treviso che, nel corso di un controllo, identificò la 20enne la quale, spinta dagli agenti, confessò tutte le violenze subite.