Treviso, "Abbiamo venduto le nostre ville, affidati a lui oltre 400mila euro"
PROCESSO AL BROKER BUSSO: TRA LE VITTIME ANCHE IL PADRINO DELLA FIGLIA
In aula la terza udienza al 57enne moglianese: parlano le vittime
TREVISO - Terza udienza del processo al promotore finanziario Vitaliano Busso, il 59enne moglianese che venne arrestato dalla polizia svizzera nel febbraio del 2011 per una truffa di 2 milioni e 326 mila euro ai danni di quattro ignare famiglie a cui aveva proposto investimenti molto redditizi (con interessi anche del 15%) spacciandosi per dipendente dell'inesistente filiale BNL Swiss di Lugano e simulandone la buona riuscita con la redazione di falsi rendiconti periodici. Le trame dell'uomo vennero scoperte attraverso un'indagine della polizia locale di Treviso. Oggi in aula sono stati sentiti alcuni testimoni dell'accusa. "Era il mio compare, sono il padrino di cresima di sua figlia, mi fidavo ciecamente e gli ho dato i soldi e sono spariti - ha raccontato una delle vittime di Vitaliano Busso - io e mia moglie avevamo venduto le nostre due ville, ci siamo comprati un appartamentino e gli abbiamo affidato il resto, oltre 400 mila euro. Lui ci diceva di stare tranquilli che ci avrebbe pensato lui. E ci ha pensato proprio". La prossima udienza del processo è stata fissata il prossimo 11 giugno: in quell'occasione saranno sentiti i primi dieci testimoni della difesa sui 26 richiesti dai legali di Busso.