Sotto accusa per lesioni aggravate dall'uso di un'arma un 25enne di Monigo
PICCHIA E CERCA DI ACCOLTELLARE LA COMPAGNA INCINTA: IN AULA
Lei ha scelto di rimettere la querela ma il reato è perseguibile d'ufficio
TREVISO – (gp) Prima le sferra un pugno in pieno volto, poi prende un coltello e cerca di colpirla. Soltanto i riflessi della vittima, al terzo mese di gravidanza, avrebbero evitato il peggio. Ma la remissione di querela da parte della donna, una 25enne trevigiana, non ha evitato il processo a carico del suo ex compagno, suo coetaneo residente a Monigo. Per le accuse di lesioni aggravate dall'uso dell'arma, dovrà presentarsi di fronte al giudice a ottobre del prossimo anno, giorno in cui il procedimento penale è stato rinviato su richiesta del suo legale, l'avvocato Giuseppe Muzzupappa. I fatti risalgono al 23 gennaio del 2011. La vita di coppia tra i due protagonisti non viaggiava in ottime acque da qualche tempo, nonostante la presenza di un figlio e un altro in arrivo. Al termine di una lite l'imputato, stando al capo d'imputazione, avrebbe colpito la compagna con un pugno mentre si trovava a letto. Poi avrebbe preso un coltello da cucina tentando di accoltellarla. Lei, per difendersi, sarebbe riuscita a bloccare il fendente col braccio e a mettersi in salvo, chiamando infine i carabinieri. Giunti nell'abitazione della coppia, i militari strinsero le manette ai polsi del 25enne. Convalidato l'arresto, venne poi messo agli arresti domiciliari. La donna, portata a termine la gavidanza, decise di non rimettere la querela nei confronti dell'ex, uscendo di scena da un eventuale processo. Che si terrà comunque in quanto è stata contestata l'aggravante dell'uso dell'arma, per cui il reato è diventato perseguibile d'ufficio.