Rinviata a giudizio per peculato la segretaria dell'ufficio ragioneria, che si è dimessa
BUCO NELLE CASSE DEL COMUNE DI CARBONERA: IMPIEGATA CONFESSA
Per mesi avrebbe stornato a proprio nome diverse migliaia di euro
CARBONERA – (gp) In pochi mesi avrebbe fatto sparire dalle casse del Comune di Carbonera diverse migliaia di euro stornandole a proprio nome. Con le debite proporzioni si tratta di un metodo simile a quello utilizzato da Loredana Bolzan, l'ex impiegata dell'Ulss 9 capace di sottrarre alla struttura sanitaria trevigiana 4 milioni di euro. Ora la segretaria dell'ufficio ragioneria del comune di Carbonera è stata rinviata a giudizio e dovrà rispondere dell'accusa di peculato. Il Comune non si costituirà parte civile a processo visto che la madre dell'imputata ha già risarcito l'ente per l'ammanco. Secondo l'accusa la donna, approfittando del suo ruolo, sarebbe stata in grado di far figurare le somme come proprie con partite di giro e manomettendo i flussi telematici del comune. Un meccanismo quasi perfetto che è stato scoperto per caso: tra le mani del responsabile dell'ufficio ragioneria è finito un documento cartaceo in cui risultavano evidenti discrepanze con i risultati telematici. Scattati i controlli si è presto risaliti all'ammontare dell'ammanco e anche a chi lo aveva creato. Consegnando la lettera di dimissioni all'amministrazione, la donna ha poi confessato tutto. Atteggiamento che servirà alla donna, difesa dall'avvocato Valentina Sartor, in vista del processo.