I giudici hanno inflitto 3 anni e 6 mesi a Valmir Gamshi, erano 4 in primo grado
ACCOLTELLAMENTO AL RIVER CAFÈ: PENA RIDIMENSIONATA IN APPELLO
Il 23enne era accusato di tentato omicidio e porto abusivo di armi
TREVISO – (gp) Pena ridotta in appello di sei mesi per l'accoltellamento al River Cafè. I giudici veneziani, accogliendo in parte la tesi difensiva dell'avvocato Pretty Gorza (non derubricando però il reato in lesioni gravissime), hanno condannato a tre anni e sei mesi (erano quattro in primo grado) Valmir Gamshi, il 23enne kossovaro finito alla sbarra per tentato omicidio e porto abusivo d'armi per aver accoltellato un coetaneo marocchino nella notte del 29 aprile scorso all'esterno del locale di viale della Repubblica. In attesa del deposito delle motivazioni, l'avvocato Gorza deciderà in seguito se ricorrere o meno in Cassazione. Valmir Gamshi, di fatto incensurato, era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Treviso due giorni dopo l'episodio incriminato mentre stava cenando in una pizzeria di Meolo con due amici. Identificato quasi subito grazie all'aiuto delle telecamere del bar, stando alla ricostruzione degli agenti lo straniero avrebbe cercato di fuggire non tornando più nella sua abitazione di Casier. Il pestaggio finito nel sangue, secondo l'accusa, sarebbe nato da alcuni epiteti offensivi proferiti dal balcanico nei confronti della fidanzata del magrebino.