Casale sul Sile, operazione della Guardia di Finanza di Treviso, 65enne ai domiciliari
BANCAROTTA FRAUDOLENTA, ALLA "IONICA" BUCO DA 3,7 MILIONI
Nel crack truffate sette banche e cinque aziende veneziane fornitrici
CASALE SUL SILE - Un 65enne di origini napoletane, Luigi Formisano, arrestato ed ora ai domiciliari a Chioggia per bancarotta fraudolenta, due polacche, la compagna 40enne dell'uomo e un'amica 37enne, denunciate per lo stesso reato e interdette dall'attivita' imprenditoriale. Questo l'esito delle indagini della Guardia di Finanza di Treviso sul crack di un'azienda, la "Ionica srl", nata nel 2007 e dichiarata fallita nel febbraio del 2012. La ditta, specializzata nella commercializzazione di prodotti ittici, aveva una sede operativa a Casale sul Sile in via delle Industrie ed una sede legale a Porto Viro, in un capannone diroccato di via Mantovana. Truffate sette istituti di credito e cinque aziende fornitrici. Il buco creato e' di oltre 3,7 milioni di euro. La ditta si serviva di bilanci e fatture false per ingannare i finanziatori oltre che di due "teste di legno", una romena 37enne ed un uomo 57enne di Adria. In prossimita' del fallimento, nel 2011, venne inoltre simulato il furto della contabilita', persa in una sperduta stazione della Romania. Mercoledì scorso, al termine delle indagini, è stata eseguita l'ordinanza di arresto, firmata dal gip Angelo Mascolo: Luigi Formisano, con precedenti alle spalle per questo tipo di reati, si trova ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Chioggia. Stando agli investigatori il 57enne si faceva chiamare con lo pseudonimo di “Delfino”. Un nomignolo che evidentemente non gli ha portato bene.
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