Inflitti cinque mesi a un militare di 47 anni per atti osceni in luogo pubblico
ESIBIZIONISTA AL NATATORIUM: VIA IL LAVORO DOPO LA CONDANNA
Tentò un approccio con una 38enne in vasca, abbassandosi il costume
TREVISO – (gp) Si era opposto a un decreto penale di condanna di 36 mila euro per professare la propria innocenza. Ma, con rito abbreviato, è stato giudicato colpevole e condannato a cinque mesi di reclusione (gli stessi del decreto penale) ottenendo la sospensione condizionale della pena. Ma quell'accusa di atti osceni in luogo pubblico costerà comunque il posto di lavoro al militare finito di fronte al giudice per aver mostrato le proprie parti intime a un'impiegata 38enne mentre si trovava alle piscine comunali di Treviso. La giustizia militare infatti, per reati a sfondo sessuale, non attende la condanna definitiva e basta quella in primo grado per disporre prima la sospensione (a stipendio zero) e poi il congedo (che scatterà con ogni probabilità a dicembre). Protagonista della vicenda un uomo di 47 anni reo secondo l'accusa di aver molestato la donna al Natatorium nell'aprile del 2012. La vittima, appoggiata a bordo vasca dopo una lunga nuotata, era stata avvicinata da un altro cliente: quella che sembrava una cordiale conversazione si sarebbe trasformata in pochi minuti in un altro tipo di approccio. L'uomo avrebbe toccato con il piede destro le gambe della donna che ha poi subito notato che il nuotatore aveva il costume slacciato e calato, lasciando ben poco all'immaginazione. La 38enne sarebbe così uscita dall'acqua lanciando l'allarme: la polizia giunse sul posto fermando il 47enne e portandolo in Questura per la formalizzazione della denuncia.