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ASCOLTA AUDIO La paura e la fame negli anni dolorosi della guerra
"IL CIELO NERO COME DI NOTTE E BRANDELLI DI CORPI OVUNQUE"
I ricordi del bombardamento degli ospiti di Casa Marani
TREVISO - Due elementi accomunano gran parte dei racconti: il cielo nero "come fosse notte o come un temporale" per il fumo degli incendi. E i cadaveri: dilaniati dagli scoppi, abbandonati lungo le strade, ammassati in lunghissime file dentro alle chiese in attesa di essere sepolti, per mancanza di bare e di tombe. Immagini crude, impresse in modo indelebile nella memoria di chi allora era ragazzo o poco più di un adolescente e ancora vive a 70 anni di distanza. In occasione del 70° anniversario del bombardamento del 7 aprile 1944, il più tragico subito da Treviso, abbiamo raccolto i ricordi di alcuni ospiti dell'istituto "Casa Marani" di Villorba, che quell'avvenimento l'hanno visutto in prima persona. Frammenti di quel "Venerdì di passione", ma anche degli altrettanto drammatici anni della seconda guerra mondiale, tra famiglie sfollate, fame, regolamenti di conti tra fascisti e partigiani, ma anche affetti, speranza per il futuro e, oggi, la consapevolezza di essere riusciti a superare anche i momenti più tragici.
La redazione di Radio Veneto Uno ringrazia per la disponibilità e la preziosa collaborazione, oltre agli intervistati, il presidente Sergio Novello e tutto il personale dell'istituto "Casa Marani".