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OSMACE E BREŽANI PROTAGONISTI DEL XXV PREMIO SCARPA PER IL GIARDINO
Gli interventi di Domenico Luciani, Marco Tamaro e Patrizia Boschiero
TREVISO - Sono Osmače e Brežani, due piccoli paesi sull'altopiano a pochi chilometri da Srebrenica, il luogo oggetto di studio del XXV Premio Internazionale Carlo Scarpa per il giardino curato da Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Un luogo di fronte al quale è inevitabile interrogarsi sulla contraddizione tra la bellezza della natura e i segni onnipresenti di una guerra ancora leggibile, uno dei tanti luoghi della Bosnia dai quali due decenni or sono è stata strappata la vita di una comunità, devastata la sua convivenza multiculturale di lunga durata, dispersi i sopravvissuti.
Tra questi ultimi, e ciò ne fa un caso di testimonianza e di esperienza altamente significative, un piccolo nucleo di famiglie cerca da qualche anno di trovare la strada del ritorno, la trama della memoria, nuove relazioni tra persone, spazi da abitare, terre da curare, case da ricostruire, condizione umana da conquistare.
La campagna 2014 ha avuto inizio pubblico a Milano con la conferenza stampa del 25 marzo ed è proseguita a Treviso nelle giornate di venerdì 9 e sabato 10 maggio, con un seminario pubblico di riflessioni, la pubblicazione di un dossier dedicato a Osmače e Brežani, l’inaugurazione dell’esposizione negli Spazi Bomben di via Cornarotta e la cerimonia di consegna ai responsabili del luogo del sigillo disegnato da Carlo Scarpa (1906-1978), l’inventore di giardini che dà il nome al Premio. Quest’anno è stata organizzata anche una conferenza pubblica, venerdì 9 maggio, dedicata ai primi venticinque anni del Premio.
La campagna di attenzioni proseguirà con altre iniziative nel corso dell’anno, oltre che a Treviso, in Bosnia Erzegovina, a Bolzano, Trieste, Venezia.
Nello speciale gli interventi di Domenico Luciani, Marco Tamaro e Patrizia Boschiero.
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