Ricerca Confartigianato: "Il 60% guarda ai giovani, ma è frenata dalle procedure"
AZIENDE ARTIGIANE PRONTE AD ASSUMERE 1.500 ADDETTI IN 6 MESI
Una su tre fatica a trovare le fidure professionali adeguate
TREVISO - Nei prossimi sei mesi le imprese artigiane della Marca puntano ad assumere oltre 1.500 nuovi addetti. Inserimenti, che se concretizzati, genererebbero un incremento dell'occupazione del settore di circa cinque punti percentuali.
C'è, però, una difficoltà: quasi un terzo delle aziende sottolinea la scarsità di figure professionali adatte alle proprie esigenze. E la percentuale sale oltre il 60% se si considerano le ditte che in concreto hanno avviato una ricerca di personale nell'ultimo anno. Le ragioni sono svariate, come spiega Sergio Maset, direttore di Idea Tolomeo, società che ha curato uno studio in materia commissionato dalla Confartigianato della Marca.
La categoria più ricercata è quella degli operai generici (670-750), ma è consistente anche la richiesta di operai specializzati (550-630) e di tecnici (120-135). Più di sei ditte su dieci sono disponibili ad assumere un lavoratore alla prima esperienza e altrettante ospiterebbero un giovane in stage. E tra le misure per incentivare incrementi di personale, le imprese mettono al primo posto la semplificazione delle normative e delle procedure sul lavoro, ancor prima della riduzione del costo dei contratti per i neo assunti o di una maggiore flessibilità nei rapporti a termine. Proprio alle novità della legislazione del mercato del lavoro e delle rinnovate tipologie contrattuali, Confartigianato della Marca dedica il convegno “Cambiare si può, cambiare si deve”. L'associazione ha avviato anche un progetto per far espletare a disoccupati e cassaintegrati l'obbligatoria formazione sulla sicurezza ed altre materie, in modo tale da sgravare le imprese da questi adempimenti e favorire ancor più le assunzioni, come spiega il presidente provinciale Renzo Sartori.