TREVISO - Schiamazzi e urla fino a notte fonda, ubriachi che si aggirano tra i chioschi chiusi o lungo la circonvallazione interna: sono notti difficili quelle che stanno vivendo i trevigiani che risiedono nei pressi delle mura cittadine dove è in corso di svolgimento in questi giorni la manifestazione "Suoni di Marca". Anche la scorsa notte alle forze dell'ordine non sono mancate le telefonate di alcuni cittadini, letteralmente inviperiti per il chiasso notturno. Se da un lato il Comune ha annunciato maggiore vigilanza e controllo dell'area, dall'altro ha lanciato agli organizzatori dell'evento un vero e proprio aut-aut. "Verificheremo anche che vengano rispettati gli orari di inizio e chiusura dei concerti -ha annunciato oggi l'assessore alla sicurezza del Comune di Treviso, Roberto Grigoletto- ma con questo andazzo è l'ultima volta che si terrà "Suoni di Marca": bisogna convivere con le regole e con i cittadini. L'assessore Franchin ha ricevuto altre proposte per realizzare eventi sulle mura". Insomma il dado è tratto.
La risposta di Paolo Gatto: "No diktat ma dialogo"“Abbiamo riscontrato molta collaborazione da parte delle forze dell’ordine e dei vigili impegnati nel far rispettare le regole e presenti tutte le sere – ha detto Paolo Gatto, direttore artistico di Suoni di Marca, rispondendo alle parole rilasciate in conferenza stampa dall’assessore Roberto Grigoletto - e anche l’organizzazione sta impiegando tutte le forze a disposizione perché non si verifichino disordini nell’area. È una manifestazione che sono in queste prime giornate, sebbene una data sia stata annullata per maltempo, è stata visitata da trentamila persone e credo che sia sotto gli occhi di tutti che la formula è di successo e il festival è diventato ormai punto di riferimento per l’intero territorio provinciale”. “Siamo rigorosissimi nel rispettare gli orari dei concerti e di chiusura – ha aggiunto Gatto – e con questo comportamento proseguiremo per tutte le prossime serate fino al 10 agosto. Dopo di che starà all’Amministrazione Comunale, che ci tengo a ricordare è partner di Suoni di Marca, fare le giuste considerazioni. Questi diktat fanno male non solo a me, come direttore – continua Gatto - ma alle decine di professionisti che da un anno lavorano per offrire, gratuitamente, a Treviso una programmazione di qualità che raccoglie i più diversi generi musicali, alle centinaia di volontari che in questi giorni sono impegnati nelle attività proprio legate alla musica, nella gestione tecnica, nella raccolta differenziata, nella collaborazione con i ristoratori e anche nell’assicurare il corretto svolgimento dell’evento. Lo staff proprio per questo è presente fino alle quattro del mattino. Inoltre, la vigilanza notturna inizia il servizio dalle ore due”. “Non solo noi dobbiamo convivere con i cittadini, come dice Grigoletto, ma anche l’Amministrazione stessa – ha concluso Gatto - dovrà rendere conto delle proprie scelte future alla città. Preghiamo solo gli assessori di continuare un dialogo aperto e costruttivo con l’organizzazione piuttosto che strumentalizzare, per la propria visibilità, la manifestazione che durante l’estate sta più a cuore ai trevigiani e non solo”.