Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Denunciato per interferenza illecita nella vita privata, respinge tutte le accuse

MICROSPIA IN CAMERA: NEI GUAI IL TITOLARE DI UN AGRITURISMO

Una coppia ha scoperto l'occhio elettronico e ha chiamato il 112


MOGLIANO VENETO - (gp) Rischia grosso il titolare di un agriturismo di Mogliano Veneto per aver piazzato una microspia nella grata dell'impianto di aerazione di una camera da letto. A scoprirla una coppia  di clienti che si era fermata nella struttura ricettiva per una notte prima di riprendere la A4 e tornare a casa dalle vacanze. Ma l'avvocato Cristiano Biadene, che difende l'uomo denunciato per interferenza illecita nella vita privata (che prevede una pena dai sei mesi ai quattro anni di reclusione), sottolinea come le accuse siano prive di fondamento sostenendo che verrà dimostrata la totale estraneità ai fatti del suo assistito. Ma andiamo con ordine. La coppia, dopo aver cenato, si è diretta nella stanza da letto notando che dalla grata esterna dell'impianto di aerazione pendeva un cavo. Giunti in camera, i due clienti hanno così deciso di guardare all'interno di quel foro, hanno smontato la grata interna e hanno trovato una microcamera. Pronta, secondo loro e anche secondo gli inquirenti, per riprendere qualsiasi cosa accadesse all'interno della stanza. I clienti, a quel punto, non hanno avuto alcuna esitazione e hanno chiamato i carabinieri i quali hanno posto sotto sequestro la microcamera e il cavo facendo scattare la denuncia. Il caso è finito sul tavolo del pm Valeria Sanzari, che ha ordinato la perquisizione nella casa del titolare dell'agriturismo. Supporti informatici, computer e materiale audio-video sono stati passati al setaccio ma nessuna immagine o ripresa è stata trovata. Tanto che tutto il materiale, come ha sottolineato l'avvocato Biadene, è stato restituito al legittimo proprietario. Ma allora perchè quell'occhio elettronico era nella grata? La difesa dell'uomo ha una spiegazione più che valida: l'apparecchio era stato “dimenticato” nel foro dell'impianto di aerazione nel lontano 2005 quando il titolare della struttura aveva intenzione di renderla più sicura con delle telecamere di videosorveglianza. Il preventivo dell'azienda installatrice era però troppo alto, tanto che non vennero installate telecamere. Quella microcamera, che era di prova per calcolare l'angolo di visuale esterno, è rimasta dov'era stata posizionata quasi dieci anni fa. E lì è stata lasciata senza che entrasse mai in funzione. Tant'è che, come sostiene il legale, la “microspia” non era collegata a nessun apparecchio di registrazione.