Santa Messa celebrata dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
SEIMILA FEDELI PER IL CENTENARIO DELLA MORTE DEL "PAPA PARROCO"
Cerimonia per ricordare San Pio X, al secolo Giuseppe Melchiorre Sarto
RIESE PIO X – (gp) Il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha chiuso le celebrazioni per il Centenario della morte di San Pio X ricordandolo come un “papa parroco”. Il braccio destro di papa Francesco, davanti a una folla di seimila fedeli, ha celebrato la S. Messa nel Parco del Santuario mariano delle Cendrole a Riese Pio X. Presenti anche una decina di vescovi del Triveneto, un centinaio di sacerdoti di tutta la zona accompagnati da 350 cantori e un centinaio di chierichetti. Per garantire lo svolgimento della cerimonia, schierati anche 150 uomini delle forze dell'ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizie locali e guardie forestali. Una cerimonia, nonostante la pioggia battente della mattina, che si è celebrata con un tramonto quasi “miracoloso” sullo sfondo, tanto che i fedeli hanno visto la mano del santo di Riese, Giuseppe Melchiorre Sarto, dietro la buona riuscita dell'evento. “San Pio X si gloriò della consunta talare del parroco – ha ricordato il Cardinale Parolin nell'omelia – il parroco che cerca i suoi fedeli e che si trattiene con loro a condividere angosce e pesi quotidiani della vita. Fu questa lungimiranza spirituale e pastorale che l'umile sacerdote trevigiano, divenuto pontefice, costituì un autentico spartiacque. Invitò la chiesa non certo alla chiusura su sé stessa, bensì la spronò a ricentrarsi su Cristo”. Il segretario di Stato vaticano, in un periodo non semplice per le gerarchie ecclesiastiche, ha sottolineato che l'appello di San Pio X vale anche per la Chiesa di oggi. Parole pronunciate accanto a oltre 80 sacerdoti concelebranti e a otto vescovi legati in modo particolare a San Pio X: Gianfranco Agostino Gardin (Treviso), Corrado Pizziolo (Vittorio Veneto), Andrea Bruno Mazzocato (Udine), Angelo Daniel (Chioggia), Alberto Bottari De Castello (nunzio apostolico in Ungheria), Mario Pasqualotto (già vescovo ausiliare di Manaus), Paolo Magnani (vescovo emerito di Treviso) e Silvano Tomasi (osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite di Ginevra).