Treviso, l'episodio alle 4.30 di domenica nei pressi della pizzeria "Da Fausta"
BRUTALE AGGRESSIONE IN CENTRO PESTATO E RAPINATO DEL CELLULARE
Un 23enne ferito da una banda formata da tre sudamericani
TREVISO - Mercoledì sarà un nuovo vertice per l'ordine e la sicurezza, che si terrà presso la Prefettura di Treviso, a fare il punto della situazione alla luce dell'ennesimo episodio di violenza avvenuto in centro storico. Il fatto è avvenuto verso le 4.30 del mattino a pochi passi dalla pizzeria "Da Fausta" in via Portico Oscuro. Un ragazzo trevigiano di 23 anni è stato aggredito, brutalmente picchiato e rapinato da una banda composta da tre sudamericani che sono fuggiti con il suo telefono cellulare. Il giovane, ferito al volto da un pugno, ha riportato ferite guaribili con una prognosi di cinque giorni. Sull'episodio indagano ora i carabinieri di Treviso che stanno visionando le telecamere di videosorveglianza della zona e monitorando la traccia del telefonino che è stato strappato alla vittima dell'agguato. Il 23enne ha raccontato di aver trascorso parte della serata in un bar del centro e di aver poi litigato, per futili motivi, con questo gruppetto di stranieri: tutti i protagonisti dell'episodio sarebbero stati alterati dall'alcool. Ca' Sugana cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche in attesa che le indagini facciano maggiore chiarezza su quanto è accaduto. “Non c'è nessuna condotta di questa amministrazione che ha reso possibile o che ha facilitato atteggiamenti di questo tipo”: così il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, è intervenuto commentando l'episodio e prendendo le parti del titolare della pizzeria “Da Fausta” che domenica mattina si è trovato a ripulire il suo locale dalle tracce di sangue del giovane rapinato.