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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Il 27enne Robert Mihai Hretu seminò il panico per le strade di Treviso ad agosto

INSEGUIMENTO A 160 KM/H: SE LA CAVA CON 2 ANNI E 4 MESI

La folle fuga terminò contro il sottopasso della Postioma



VILLORBA
– (gp) Due anni e quattro mesi di reclusione per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di armi. Questa l'entità del patteggiamento concesso dal gup Bruno Casciarri a Robert Mihai Hretu, il romeno di 27 anni che il primo agosto scorso aveva seminato il panico per le strade di Treviso ingaggiando un inseguimento con Polizia e Carabinieri a 160 km/h.

L'uomo, in sede di interrogatorio assistito dall'avvocato Mauro Serpico, aveva detto non solo di non ricordare nulla di quella sera, ma aveva anche dichiarato che poco prima si trovava al mare e che non riusciva a spiegarsi come fosse arrivato a Treviso e il perchè si trovasse in quell'auto rubata. Dichiarazioni che non servirono per riacquistare la libertà: per l'uomo venne infatti confermata la custodia cautelare in carcere che si andava ad aggiungere sia all'esecuzione del mandato di cattura emesso dal Tribunale di Savona sia alla condanna a oltre due anni di reclusione per furto rimediata in primo grado sempre a Savona e nel frattempo divenuta definitiva.

Già, perchè alla base della fuga ci sarebbe stato, secondo gli inquirenti, il timore di essere preso e rinchiuso in carcere proprio in virtù di quel mandato, spiccato dopo che il 27enne era evaso dagli arresti domiciliari disposti dal magistrato ligure. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la Bmw 520 bianca era stata intercettata lungo viale della Repubblica dove, dopo non essersi fermato all'alt della Polizia, ebbe inizio la folle corsa del 27enne e una lunga serie di sorpassi azzardati a 160 km/h.

Tra le vetture superate c'era anche quella di una pattuglia dei carabinieri che si unì agli agenti delle volanti nell'inseguimento. Lo straniero, dopo aver attraversato vari incroci ignorando diversi semafori rossi, attraversò contromano la rotonda tra viale della Repubblica e la Pontebbana e continuò la fuga che si concluse a Castrette, lungo la strada che congiunge la Pontebbana a strada Postioma: il fuggitivo imboccò via Silvio Marsoni e, non riuscendo però a frenare in tempo, sfondò il guard rail e si fermò in bilico sul sottopasso della Postioma.