Chiuse le indagini per il decesso di Andrea Camerin, 21enne di Vittorio Veneto
MORTO AL TRATTORADUNO: L'AMICO DELLA VITTIMA VERSO IL PROCESSO
La tragedia il primo giugno scorso: l'ipotesi di reato è omicidio colposo
CIMADOLMO – (gp) La magistratura ha chiuso le indagini sulla tragedia avvenuta il primo giugno dello scorso anno al Trattoraduno di Codognè. Verso il processo per omicidio colposo si avvia il giovane che si trovava alla guida del trattore da cui è caduto, finendo per rimanere schiacciato sotto le ruote Andrea Camerin, 21enne di Vittorio Veneto.
Il pm Laura Reale, dopo sei mesi di indagini, ha stabilito che la vittima non è deceduta per un malore ma straziata dalle ruote del mezzo: sarà il processo a stabilire se la perdita di equilibrio sia stata causata da una manovra brusca del guidatore o dall'imprudenza della stessa vittima. Di certo c'è che il guidatore, coetaneo di Andrea Camerin, non aveva assunto alcol nel corso della giornata e si era messo al volante del trattore in condizioni pisco-fisiche ottimali. La prova sta nel fatto che la Procura, come avevano tra l'altro già accertato gli esami a cui era stato sottoposto l'indagato, non ha contestato al giovane l'aggravante dell'essersi messo alla guida sotto l'effetto di alcol o stupefacenti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Andrea Camerin si trovava seduto sul rimorchio di uno dei tanti mezzi che partecipavano alla sfilata, partiti da Codognè al mattino in direzione Cimadolmo. Quando la carovana giunse a Stabiuzzo di Cimadolmo, all'incrocio tra via Fornace e via Castellana, nell'affrontare una curva il giovane si sbilanciò e cadde dal rimorchio, finendo per essere agganciato dalle ruote del mezzo. Immediati scattarono i soccorsi e il 21enne venne trasportato d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Nonostante i disperati tentativi di salvargli la vita, Andrea Camerin si spense un paio d'ore dopo il ricovero.