La Procura ha disposto ulteriori accertamenti sull'area interessata dall'incendio
ROGO DOLOSO: TELECAMERE AL SETACCIO E ISPETTORI ALL'ASTA
Occhi puntati anche sulla vendita dell'immobile, prevista venerdì
SILEA – (gp) Accertamenti su l'intera area interessata dal rogo, visione di tutti i frame delle telecamere di videosorveglianza installate in zona e occhi puntati sull'esito e le procedure dell'asta. Sono queste le mosse della Procura di Treviso in merito all'incendio che ha distrutto l'ex Chiari & Forti di Silea. Se da un lato manca soltanto l'ufficialità della dolosità del rogo, dall'altro gli inquirenti intendono scovare chi abbia appiccato le fiamme. L'unica ipotesi plausibile infatti è quella del dolo: analizzate le modalità con cui le fiamme si sono propagate, non è infatti pensabile che possa essersi trattato di un evento accidentale. Serviranno alcuni giorni per capire quali e quanti siano stati i punti di innesco e quale accelerante sia stato utilizzato. Dall'analisi dei video delle telecamere installate in zona potrebbero emergere poi elementi utili a identificare chi quella sera si trovasse nelle vicinanze del Mulino Toso. Considerando infine che l'immobile verrà venduto all'asta, gli inquirenti hanno intenzione di monitorare anche come si svolgeranno le operazioni per cercare di capire a chi potrebbe aver giovato l'incendio. Domanda che si era fatto anche il sindaco di Silea Silvano Piazza che ha già emesso un'ordinanza che vieta l'accesso al sito.