Paese, il capoclan si serviva anche di nipoti e figli minorenni
FURTI DI CELLULARI, IN CELLA ADRIANO HUDOROVICH
Raggiri denunciati mesi fa anche dalla trasmissione "Le iene"
PAESE - Furto aggravato con mezzo fraudolento con l'aggravante dell'utilizzo di persone non imputabili perchè inferiori a 14 anni. Questo il reato che ha portato il gip del tribunale di Treviso a firmare un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un noto capoclan nomade di 63 anni, Adriano Hudorovich, detto “lo stanco”. All'uomo, residente in un campo nomadi di Paese, lungo la Castellana, sono attribuiti i furti di quattro telefoni cellulari avvenuti in tre episodi distinti avvenuti il 31 gennaio ed il 20 e 28 luglio. Il metodo utilizzato, già denunciato alcuni mesi fa dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, era sempre lo stesso. Il nomade scovava su portali di annunci le potenziali vittime a cui rubare il telefonino che il malcapitato aveva messo in vendita: questi venivano contattati, attirati presso il campo nomadi spesso con la collaborazione di giovanissimi parenti di Adriano Hudorovich e quindi alleggeriti del telefonino con la scusa di portarlo a “far controllare” presso un centro di assistenza. Il cellulare però, puntualmente, spariva nel nulla.