Ad accusare il chinesilologo un pallavolista di 27 anni
ANCORA GUAI GIUDIZIARI PER ROBERTO PAJOLA
Il professionista è sempre stato assolto dalle precedneti accuse
TREVISO - Ancora guai giudiziari per Roberto Pajola. Dopo essere stato assolto per ogni accusa che gli era stata mossa contro nel corso degli anni, adesso a scagliarsi contro il chinesiologo è un 27enne trevigiano il quale, dopo essere rimasto vittima di un piccolo infortunio nel corso di una partita di pallavolo, si sarebbe rivolto al chinesiologo per curare uno strappo cervicale.
Il professionista, nel suo studio olistico, avrebbe sottoposto il ragazzo a una serie di terapie per curare quel problema. Col passare delle settimane però il 27enne non avrebbe avuto benefici da quelle cure. Anzi, secondo l'accusa sarebbe addirittura peggiorato. Così il giovane aveva deciso di denunciare il professionista per lesioni colpose in quanto lo riteneva responsabile di aver aggravato lo stato di quello strappo cervicale di cui era rimasto vittima. La polizia giudiziaria, chiamata a effettuare gli accertamenti del caso in seguito alla denuncia, aveva allegato al fascicolo anche tutta la documentazione relativa a un procedimento penale precedente che vedeva imputato Pajola di esercizio abusivo della professione medica.
Nel frattempo il professionista era stato assolto con formula piena da quell'accusa, e quindi anche in questo processo la pronuncia del giudice non potrà che essere la medesima. La difesa di Pajola, rappresentata dall'avvocato Piero Barolo, ha intanto richiesto e ottenuto che il tribunale effettui una perizia medico legale che accerti l'entità e la natura dei danni fisici patiti dalla vittima. Ma soprattutto se questi siano stati causati dall'operato del professionista, circostanza che la difesa esclude.
La vicenda, come le altre che lo hanno visto coinvolto, pare insomma destinata a concludersi positivamente per l'imputato, che dopo aver trascorso 18 anni in sala operatoria nel nosocomio trevigiano, 12 anni come ortopedico della Benetton Basket ed essere stato il medico di Paul Cayard quando gareggiava nella Coppa America a bordo del “Moro di Venezia”, ha intrapreso una nuova strada lavorativa avendone i requisiti necessari, eseguendo trattamenti olistici e suggeriendo l'assunzione di integratori non di certo di farmaci .