Sotto inchiesta un'insegnante delle elementari di Visnadello
VIOLENZE A SCUOLA: LA MAESTRA RESPINGE LE ACCUSE
La donna ha scelto di presentare una memoria difensiva
SPRESIANO – Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma ha depositato una corposa memoria in cui respinge punto su punto le accuse mosse contro di lei dalla Procura di Treviso. Assistita dall'avvocato Daniele Panico, la maestra 50enne di Spresiano in servizio alle scuole elementari di Visnadello si è recata nella caserma dei carabinieri per rendere la propria testimonianza chiesta dal pm Laura Reale, titolare del fascicolo per abuso dei mezzi di correzione aperto sul suo conto. La donna si è dichiarata del tutto estranea ai fatti, portando a supporto della sua posizione il fatto che il dirigente scolastico, venuto a conoscenza degli episodi contestati, aveva aperto un'indagine interna che si è chiusa con l'archiviazione del caso. Motivo per cui il provveditorato non era stato informato di quanto stava accadendo, così come previsto dalla legge che consente un'indagine preliminare interna alla struttura prima di avviare procedimenti disciplinari. Sono tre gli episodi finiti sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti: in un caso la maestra preso per un braccio un'alunna (ad accorgersene sarebbe stata la madre vedendo dei lividi sulla piccola), in un secondo avrebbe negato a una seconda alunna di andare in bagno (e la piccola se la sarebbe fatta addosso) e nel terzo caso avrebbe spinto un alunno. Ma dai racconti di alcuni genitori, che avrebbero anche ritirato i loro figli da scuola durante l'orario in cui era presente la maestra indagata, pare che la donna avrebbe tenuto un comportamento ruvido lanciando i diari o gli astucci degli alunni contro il muro. Circostanze che le presunte vittime hanno raccontato in un tema svolto in classe, che è stato inserito negli atti di indagine.