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"Non allenerò più, voglio fare altro. Crowley? Un grande"
KIRWAN, LA VITTORIAPIÙ BELLA CONTRO AL DEPRESSIONE
L'ex All Blacks e Treviso star a Casier
"Giocavo negli All Blacks, avevo tutto, non so perchè fossi depresso. Ma la depressione è un male democratico, può colpire tutti", ha spiegato. In una sala consiliare stracolma, il 51enne campione della palla ovale - 96 partite e la Coppa del Mondo 1987 con la nazionale neozelandese, quattro stagioni con il Benetton Treviso tra 1985 e 1993, vincendo uno scudetto 1998-89, inserito nella Hall of Fame del rugby mondiale - ha presentato il suo libro: "Gli All Blacks non piangono. La mia vita, la mia battaglia".
Nel 2006, infatti Kirwan ha reso pubblico il dramma personale della depressione, che l'ha spinto anche a meditare più volte il suicidio. Il volume, best seller in Nuova Zelanda e di recente tradotto in italiano dalla figlia Francesca, spiega il percorso per superare la vergogna di ammettere di avere un problema e per sconfiggere il male oscuro. "Certi giorni ero in preda ad attacchi di ansia, non riuscivo ad alzarmi dal letto - ha detto Kirwan -. Oggi sono una persona migliore". Una rinascita cominciata dallo scoprire ogni giorno il bello della vita, sia questo una tazza di caffè, il piacere di una doccia calda o la pagina di un bel libro. La sua confessione è stata uno choc in Nuova Zelanda, dove i grandi rugbisti sono eroi nazionali, ma ha anche dato avvio ad una grande campagna di sensibilizzazione ed oggi lo stesso Kirwan è testimonial e promotore di diversi progetti coordinati dal governo nella lotta alla depressione. Perchè come ha ripetuto più volte: la depressione non è una debolezza, è una malattia. Ed alla fine, immancabile anche la haka: la celeberrima danza di guerra maori che gli All Blacks eseguono prima di ogni loro partita.