Cambio anche all'Investigativo: "Troveremo il killer di Simonetto"
"UNA MARCA PIÙ SICURA, FURTI CALATI DEL 25 PER CENTO"
Il comandante provinciale dei carabinieri Capodivento a Firenze
Dopo tre anni, il colonnello Capodivento saluta la Marca. Da lunedì si trasferirà a Firenze, dove assumerà l'incarico di capo di stato maggiore della Legione Toscana (la struttura dell'Arma che sovrintende all'intera regione). Nel comando di via Cornarotta lo sostituirà il tenente colonnello Gaetano Vitucci, proveniente dall'Ufficio stampa del Comando generale dell'Arma.
Nel bilancio della sua esperienza trevigiana, il colonnello Capodivento riserva un posto di spicco anche al rafforzamento della rete sul territorio dell'Arma, a partire dalle stazioni: a breve - annuncia -, sciolti gli ultimi nodi tecnici, entrerà in funzione quella di Godega Sant'Urbano.
Ai colleghi che restano e ai nuovi venuti, il rivolge un unico invito: “Di continuare a lavorare con il medesimo impegno”, ed assicura di non dover abbandonare, sul piano professionale, particolari questioni incompiute, “anche se - chiosa – il nostro lavoro, per sua natura, presenta problematiche sempre nuove”. Il colonnello, tuttavia, non nasconde un piccolo rimpianto nel lasciare Treviso: “Una città ed una provincia in cui ho vissuto una bellissima esperienza e che ho imparato ad apprezzare nella loro dimensione umana e nella laboriosità della loro gente. I trevigiani richiedono un servizio efficiente e questo spinge chi viene qui a dare il meglio”.
Quello di Capodivento non è l'unico avvicendamento al comando trevigiano. Il capitano Nicola Darida, comandante del Nucleo investigativo, infatti, è destinato (con lo stesso incarico) a Como. Era nella Marca dal 2003 ed ha seguito le indagini di molti casi spinosi: da quello del cadavere della piccola Gioia, la neonata ritrovata morta in un campo a Scandolara di Zero Branco, al delitto di Gorgo, al sequestro Tassitani, fino all'omicidio di Emanuele Simonetto, tuttora senza un colpevole: “Ma l'indagine è sempre viva – ribadisce il capitano Darida – e ci sono margini per arrivare alla soluzione del caso”.
E all'investigatore dell'Arma va anche il plauso del colonnello Capodivento: “Ha lavorato rimanendo nell'ombra, ma con grande efficacia”.
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