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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/170: RADDOPPIANO LE TAPPE ITALIANE NELL'EUROPEAN TOUR
Al Rocco Forte Open torna alla vittoria lo spagnolo Quiros


- Prima giornata, assenza di vento. Lo svedese Sebastian Soderberg (un eagle e otto birdie), e il nordirlandese Michael Hoey (dieci birdie), sono i protagonisti con 61 colpi (-10), nuovo record del campo. Per l’Italia c’erano ventisei giocatori. I migliori sono stati Francesco Laporta 18° con 66 (-5), frutto di 8 birdie e 3 bogey. Matteo Manassero soddisfatto del suo gioco, e il dilettante Luca Cianchetti bravissimo, sono 34esimi con 67 (-4). Si sono difesi bene Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli, Andrea Maestroni e Alessandro Tadini, 50esimi con 68 (-3). Bella figura anche per i tre amateur azzurri Andrea


Il taglio di oggi, caduto a 137, ha lasciato in gara 72 concorrenti. Degli azzurri sono usciti Nino Bertasio, 73° con 138 (-4), il bravo amateur Andrea Romano, 94° con 139 (-3), fuori per due colpi, oltre a Edoardo Molinari, Andrea Pavan, e Alessandro Tadini.
Lo scenario della gara costringe talvolta i giocatori a colpi da posizioni impensabili, che danno spettacolo. Alla buca 16 l'inglese James Morrison, è

- La terza giornata, molto ventosa, vede ancora protagonista Renato Paratore: sale dal 17° al terzo posto, per puntare nel giro finale a una posizione di assoluto prestigio. È tuttavia ancora Alvaro Quiros a mantenere il comando, con uno score di giornata uguale a Paratore, che ora è affiancato nella tabella dall’altro spagnolo Pep Angles. È rimasto sostanzialmente stabile Matteo Manassero, 24°, mentre hanno perso terreno Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 61esimi, e il dilettante Luca Cianchetti, 72°.
- Ultimo giro – Vince l’Open, con non poche difficoltà, il 34enne Alvaro Quiros, battendo ai playoff il sudafricano Zander Lombard, secondo, e il cinese Haotong Li, terzo. Renato Paratore, 20 anni, non ha trovato riscontro alla sua grande prova, solo nel risultato finale (75). Penalizzato dalle ultime nove buche dopo aver sostenuto un gioco da manuale, è piombato dal terzo al 23° posto, dimostrando tuttavia capacità sia nel il gioco, che nel gestire la tensione. Finale poco brillante anche per Matteo Manassero finito 48°, scalando 24 posizioni. Non ha chiuso al meglio, ma ha confermato ancora una volta la sua ripresa: due ottimi giri, poi qualche problema con il vento, ma il suo gioco è stato di buon livello, seppur con qualche sbavatura. Bravo il dilettante Luca Cianchetti (67°) che ha superato il taglio, cosa non facile per un amateur, e che ora potrà competere nell’Open Championship, prima di passare di categoria.

Quiros, che vediamo nell’immagine con il gotha, (da sinistra: Rory Colville direttore del torneo al Verdura, Alvaro Quiros, Sir Rocco Forte, e Franco Chimenti presidente Federgolf), ha vissuto il giro finale tra momenti di esaltazione e di panico: Partito bene, ha visto il suo grande vantaggio svanire nelle seconde nove buche, attanagliato dalla tensione. Ha rischiato di essere sorpassato, e ha forse visto il mondo crollargli addosso, percependo svanire il suo sogno di risollevarsi dal buio in cui si era ficcato negli ultimi cinque anni; poi all’improvviso ha ritrovato la classe, e ha dominato alla seconda buca di playoff. D’incanto, si sono materializzati per lui: il settimo successo, la “carta” per l’European Tour che aveva persa, un grande balzo nel World Ranking, e la possibilità di riproporre il suo talento. Al bomber spagnolo è andato un assegno di 166.660 euro, niente a confronto della grande gioia. “Sono orgoglioso di me stesso” ha detto, “ho visto tanto entusiasmo in Sicilia e sono sicuro che la Ryder Cup darà un grande impulso al movimento italiano”.
Paolo PIlla