MIANE - Un interessante appuntamento storico-enogastronomico, è stato organizzato alcune sere fa, nella splendida cornice del “Brolo”, nel noto ristorante da Gigetto a Miane, dalla "Congrega dei Radici e Fasoi" con sede a Susegana. Oltre 150 partecipanti, in rappresentanza di quasi tutte le confraternite enogastronomiche venete. “Il nostro scopo – ha sottolineato Antonio Roccon, presidente e gran maestro dell'associazione trevigiana che da diciannove anni dirige con dedizione e professionalità.- non è soltanto quello di far conoscere ed apprezzare la secolare ricetta dei “radici e fasoi” tramandata da padre in figlio, che la nostra associazione ha fatto conoscere ed apprezzare, nei ristoranti, trattorie, scuole alberghiere ed associazioni enogastronomiche in tutto il mondo, ma anche quello di poter visitare il nostro territorio e far apprezzare la bellezza delle nostre colline, cariche di vigneti, dove si producono le pregiate uve, in modo particolare quelle del famoso prosecco, esportato nei cinque continenti. Per non dimenticare la storia degli antichissimi castelli, chiese, e luoghi quasi fatati che la pedemontana trevigiana sa offrire, sbalordendo ogni visitatore”.
Tra gli ospiti e relatori della serata, il professor Renato Grando, uno tra i più qualificati esperti di storia della gastronomia, fiduciario Slow Food per le zone di Conegliano e Vittorio Veneto, e il professor Fabio Guerra, giornalista e docente Slow Food e dell’Accademia italiana salumi e formaggi. Guerra ha ricevuto qualche mese fa anche una targa nella quale la Regione gli riconosceva non solo la competenza nell’ambito alimentare e vitivinicolo, ma pure il contributo in termini di promozione, divulgazione e comunicazione dei prodotti tipici che contribuiscono a rendere il Veneto una terra d’eccellenza. E' inoltre da molti anni impegnato anche nella tutela del commercio tradizionale e di qualità.
Diego Berti