Barbiero (Spi): "Ora abbattere i privilegi e investire sui giovani"
PENSIONI UN PO' PIÙ RICCHE PER OLTRE 205MILA TREVIGIANI
Dal primo gennaio scatta la rivalutazione dell'assegno previdenziale
Per attuare la rivalutazione si è battuta a lungo anche la Cgil, ricordando che, a causa della Legge Fornero prima e nel 2016-17 poi, non c’è stato più alcun adeguamento al costo della vita. Con la perequazione 2018, dunque, i pensionati trevigiani potranno ottenere un piccolo aumento.
Il provvedimento riguarda tutte le pensioni erogate in provincia di Treviso dall’Inps ed è ovviamente calcolato in base alle fasce di reddito. Chi percepisce trattamenti fino a tre volte il minimo otterrà il 100% dell’aumento e potrà dunque notare un aumento fino a 16,56 euro lordi mensili in base al percepito. Per le pensioni da tre a sei volte il trattamento minimo la percentuale diminuirà, garantendo comunque un aumento in perequazione equilibrato. Somma assorbita nei primi due mesi dell’anno dal recupero dello 0,1% pagato in più nel 2015.
Nella Marca Trevigiana, su un totale di 247.814 pensioni percepite, la quota di chi ottiene fino a tre volte il minimo consentito supera l’83% del totale. Le nuove misure - spiegano dal sindacato - garantiranno un aiuto, seppur minimo, alla grande maggioranza dei pensionati trevigiani.
“Il sistema pensionistico necessita di una profonda revisione - spiega il segretario generale dello Spi Cgil Treviso, Paolino Barbiero - ci sono voluti anni di battaglia sindacale per ottenere quanto era giusto e garantire ai nostri anziani una pensione più dignitosa, non è possibile dunque ritrovarci ancora a dover lottare perché il Governo ha alzato ulteriormente l’età pensionabile, specie quella delle donne che risulta così essere la più alta d’Europa. Aumentare le pensioni è solo l’inizio – aggiunge Paolino Barbiero -, perché la vera soluzione è la solidarietà tra le generazioni: investire sui giovani e garantire loro un lavoro stabile, con la prospettiva di una pensione, congiuntamente all’adeguamento delle pensioni è la soluzione per mantenere il sistema in equilibrio. I pensionati trevigiani potranno, nel 2018, finalmente vedersi riconosciuto un aumento adeguato al costo della vita, anche se inizialmente sarà assorbito dal recupero 2015. È però il momento di guardare al sistema pensionistico abbattendo i privilegi ancora presenti - incalza Barbiero -. Che sia impegno di chi si candida a guidare il Paese, anche qui nella Marca, a mettere mano alle ingiustizie”.