Controlli a tappeto a S. Andrea: scattano i Daspo urbani
INDIVIDUATO IN DIRETTA MENTRE SOTTERRA LA DROGA
Pakistano sopreso dalla Polizia locale grazie alle telecamere
Il soggetto, un cittadino pakistano, nel frattempo fermato, è stato poi accompagnato in comando per i necessari accertamenti di rito e per la contestazione delle violazione al Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti. Oltre al sequestro della sostanza, ha ricevuto anche l’ordine di allontanamento dalla zona, il cosiddetto "Daspo urbano"
"Da evidenziare come il costante controllo del territorio, operato dalla locale anche a mezzo dei sistemi di videosorveglianza urbana, assicura elevati standard di sicurezza a tutti i livelli", spiegano i vertici della Municipale.
L'attività della Polizia Locale è proseguita poi con un intervento in Via Fiumicelli, dove alcuni cittadini comunitari, senza fissa dimora, in stato di ubbriachezza, mendicando in maniera molesta, avevano creato una situazione di disagio. Uno di loro è stato denunciato per essere stato trovato in possesso di strumenti atti ad offendere: a tutti è stato applicato il Daspo urbano. Infine un altro cittadino extracomunitario, identificato sempre ai giardini di Sant'Andrea è stato sanzionato per ubbriachezza molesta: medesimo provvedimento restrittivo anche nei suoi confronti.
La giornata della Polizia locale era iniziata la mattina molto presto, con un intervento in autostazione delle corriere, dove una cittadina nigeriana si rifiutava di consegnare i documenti ad un controllore. Alla vista degli agenti la donna ha dato in escandescenze, aggredendo un agente, spuntando, colpendolo con pugni e graffiandolo al collo. E' stata denunciata a piede libero per resistenza e lesioni.
“Ringrazio gli agenti del lavoro svolto e della continua presenza in città – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – Un’attività incessante che talvolta espone gli agenti a rischi anche molto elevati. Come dimostrano queste operazioni, condotte in zone della città dove l’attenzione è massima, il ‘daspo urbano’ viene utilizzato come strumento di allontanamento che può trasformarsi in un provvedimento ancora più duro nel caso in cui il reato venga reiterato. Il daspo non ha la pretesa di esaurire la questione della micro-criminalità, ma da quando è stato introdotto ha già portato all’allontamento di persone che si sono rese protagoniste di atti contrari al vivere civile. I casi che vedono l’applicazione del daspo urbano non vanno confusi con la marginalità sociale. I nostri uffici conoscono bene quali siano le reali situazioni di disagio nella nostra città e da sempre lavorano per aiutare quanti abbiano realmente bisogno e aggiungerei diritto. Il daspo, per chi compie un reato rappresenta un primo avvertimento e un monito a non rendersi nuovamente protagonista di reati: il rischio per costoro è di finire in Questura e vedersi destinarsi di un foglio di via”.