La Polizia di Stato di Treviso, in seguito ad una delicata e complessa indagine, è riuscita ad individuare il presunto autore dell’incendio del noto locale “Kimeia” che si trova nel centro storico della Città capoluogo della Marca, nel quale, oltre a provocare ingenti danni materiali, ha causato un vero pericolo all’incolumità pubblica, considerata la vastità nelle proporzioni e degli effetti, molto parzialmente limitati, solo per mera fortuna dell’incendio provocato.
Nel particolare, in seguito alle indagini messe a segno dalla Squadra Mobile di Treviso, è stato accertato che la mano incendiaria responsabile del fatto delittuoso avvenuto al locale lo scorso mese di luglio sarebbe la stessa che, di notte, ha appiccato l’incendio in Piazzetta San Parisio, sempre a Treviso circa una ventina giorni prima, nei pressi di un altro esercizio pubblico.
In entrambi i casi il presunto autore di questi delittuosi fatti, qualche giorno prima prima degli incendi, dalle testimonianze raccolte pare abbia minacciato sia titolari che malcapitati dipendenti degli esercizi pubblici coinvolti, in quanto, a dire dello stesso, si erano rifiutati di servirgli l’ordinazione richiesta, ovvero il servizio dato non era risultato di suo gradimento.
Il quadro indiziario è stato confermato dall’Autorità giudiziaria, la quale, ritenendo concreto ed attuale il pericolo di reiterazione della condotta delittuosa con il pericolo di commissione di altri simili gravi reati di specie, ha disposto nei confronti dell’indagato, un uomo di 50 anni già noto alle forze dell’ordine, la misura cautelare