ALTIVOLE È stata posata questa mattina la prima pietra del “BrioNido Comunale”, il nuovo micro nido comunale a San Vito di Altivole in via Brioni, un’opera del valore di 1milione e 50mila euro, di cui 756mila 500 euro di Fondi PNRR.

La struttura ospiterà circa 30 bambini nella fascia 0-3 anni, per rispondere alle crescenti richieste della famiglie residenti. Durante la cerimonia sono intervenute, oltre al Sindaco Chiara Busnardo, l’Assessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan e la Presidente del Comitato dei Sindaci ULSS del distretto di Asolo. La fine dei lavori da parte della ditta aggiudicataria del bando di gara, l’impresa Merotto Bau, è prevista per l’estate 2025 in modo che il servizio possa iniziare a settembre 2025. “L’opera risponderà alle esigenze delle famiglie altivolesi che in numero crescente manifestano la necessità di iscrivere i propri figli al nido.

Nel 90% delle famiglie lavorano entrambi i genitori e sempre più spesso anche i nonni, si tratta di cambiamenti che determinano nuove esigenze a cui rispondere con i necessari investimenti”, spiega il Sindaco Chiara Busnardo. “Da un confronto con le famiglie e con le strutture attualmente dedicate alla fascia 0-3 è emerso che i servizi attivi nel territorio comunale – il MicroNido Sant’Antonio ad Altivole e il Nido in famiglia L’elefantino a Caselle –

sono molto apprezzati, al punto che non riescono però ad accogliere tutti i bambini delle famiglie residenti che richiedono l’iscrizione. Sappiamo che la denatalità è legata a questioni non solo culturali ma anche strutturali. Come Comune, nella consapevolezza che la genitorialità va sostenuta creando le condizioni favorevoli e promuovendo nuova vitalità nella società, abbiamo scelto di partecipare al bando PNRR per il nuovo asilo nido, l’ottenimento dei fondi è stato prezioso per dare avvio a questa importante opera”. Le famiglie si sono fermate anche dopo la cerimonia per condividere un momento di svago con i propri figli, facendo un tuffo nel passato con l’intrattenimento “Ludobus” a cura della cooperativa sociale Altri Colori, con giochi in legno e desunti dalla tradizione dei giochi di una volta.