Nel pomeriggio di ieri 26 marzo 2024, presso il cimitero di Refrontolo, ha avuto luogo la
cerimonia commemorativa dell’80° anniversario dell’eccidio dei 12 Carabinieri caduti a
“Malga Bala” (SLO) il 25 marzo 1944, poiché li è sepolto uno dei dodici martiri dell’Arma,
il Carabiniere Domenico DAL VECCHIO, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Civile, al
quale in data 25 agosto 2021 è stata anche intitolata la Stazione Carabinieri di Pieve di
Soligo.
Alla presenza di un picchetto armato dell’Arma dei Carabinieri e di due militari in Grande
Uniforme, posizionati ai lati della tomba, il Comandante Provinciale – Colonnello Massimo
Ribaudo, la Signora Francesca Dal Vecchio – nipote della Medaglia d’Oro, il Sindaco di
Refrontolo – Mauro Canal e l’Assessore Mauro Finotto in rappresentanza del Sindaco di
Pieve di Soligo, hanno deposto una composizione floreale ai piedi del sepolcro.
Dopodiché è seguito un momento di raccoglimento sulle note del silenzio suonato da un
trombettiere.
Era il 23 marzo 1944 quando due militari dell’Arma del Distaccamento fisso a protezione
della centrale idroelettrica di Bretto di Sotto furono aggrediti sulla strada del ritorno da due
partigiani, mentre altri circondarono la caserma, irrompendo all’interno armi in pugno. I 12
carabinieri ivi presenti vennero catturati e costretti a portare a spalla tutto il materiale
trafugato dal presidio. Si incamminarono lungo un percorso boscoso in salita, per giungere
nella distante Malga Bala.
Il tragitto fu intervallato da rare soste, di cui l’ultima la sera del 24 marzo, presso una stalla
dell’altipiano di Logje (853 m s.l.m.), all’interno della quale venne loro somministrato un
minestrone con l’aggiunta di soda caustica, che provocò immani sofferenze.
La mattina successiva i prigionieri percorsero l’ultimo tratto di strada che li separava dal
luogo dell’eccidio, un casolare sito su un pianoro, Malga Bala, dove i 12 Carabinieri
vennero barbaramente trucidati.
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi,
nella celebrazione avvenuta il 25 marzo 2024 a Tarvisio, ha ricordato come:
“”Malga Bala è un presidio della memoria, dove raccogliere il sentimento di quanti
riconoscono quei drammatici avvenimenti come parte integrante della nostra storia
nazionale e che deve essere spiegata alle nuove generazioni. In questi territori – crocevia di
cultura italiana, austriaca e slovena – le nuove generazioni stanno sviluppando un comune
senso di appartenenza in una regione che trova nell’ampio spettro di presenze, etnie,
lingue, storie, culture, tradizioni, la sua preziosa e feconda peculiarità. Questa è anche
l’Italia proiettata in Europa, nella prospettiva di una pace duratura e di una convivenza
sicura.””

Treviso, 27 marzo 2024