Ars Gratia Artis Venezia
Venezia, Museo Fortuny 14 maggio – 5 ottobre 2025

a cura di Chiara Squarcina
Quella di Alberto Rodríguez Serrano al Museo Fortuny è la prima esperienza espositiva in Italia, il destino ha voluto in un luogo con profondi legami al suo paese d’origine, la Spagna.
Nato a Madrid nel 1988, Serrano è un artista dallo spiccato talento e virtuosismo pittorico che vanta già una significativa presenza sulla scena contemporanea.
Alberto Rodríguez Serrano esplora nuovi linguaggi visivi attraverso un approccio sperimentale e innovativo. Le sue opere superano i confini della pittura classica, fondendo materia, luce e suono in una dimensione artistica immersiva ed emozionale.

- Sueños de Venecia Acrilico e olio su tela 2024 120 x 80 x 2 cm
I soggetti in mostra spaziano dal mondo animale – come il toro, simbolo di forza e metafora della natura primitiva – a paesaggi popolati da alberi dalle foglie rosse, segni di resilienza e speranza. Le architetture della serie Aurum, avvolte da un velo dorato, riflettono la vita urbana trasformando la quotidianità in visioni di splendore. In questa esposizione, in particolare, l’artista rende omaggio a Venezia, celebrandone l’unicità, la storia e la bellezza senza tempo.
Attraverso uno studio attento dei materiali e della luce, Serrano crea un dialogo inedito con l’estetica di Mariano Fortuny. Un incontro affascinante tra la visione di un artista contemporaneo e l’eredità di uno dei grandi maestri del Novecento.

- Veduta di Venezia 1 Acrilico e olio su tela 2024 60 x 50 x 2 cm
La mostra è articolata in tre sezioni, a loro volta legate a tre ai tre temi principali attorno a cui si articola il suo lavoro.
La prima riguarda i tori in quanto simbolo di forza. “I tori – afferma l’artista – sono animali che hanno origine nella storia più profonda della terra spagnola, della mia terra.”
Creature potenti e nobili, piene di carattere, incarnano le stesse qualità che l’artista cerca di esprimere nei suoi dipinti. Il suo obiettivo è catturare l’animale in movimento, nel suo stato più puro di vitalità e naturalezza, conferendo alla tela il coraggio e l’essenza primordiale del toro stesso. Con il suo sguardo penetrante e la sua forma imponente, il toro diventa una metafora della natura selvaggia, di quella forza primordiale e indomita che ci ricorda che la vita non è solo un viaggio verso la calma, ma una sfida continua.
La seconda si concentra invece attorno ai paesaggi, sia naturali (in cui la natura rappresentata riporta alla forza resiliente della natura, alla sua capacità di esprimere speranza, bellezza inaspettata ed equilibrio tra sentimenti opposti) che legati direttamente a Venezia, città con cui Serrano ha un profondo rapporto e di cui immortala non solo la visibile magnificenza, ma anche la sua anima: la danza tra luce e ombra, la serenità delle sue acque in contrasto con il trambusto delle sue strade, l’immobilità della sua storia giustapposta alla vivacità della vita contemporanea. Queste opere incarnano l’essenza di Venezia, fondendo la sua iconica architettura con la bellezza dei suoi paesaggi urbani.

- Veduta di Venezia 2 Acrilico e olio su tela 2024 60 x 50 x 2 cm
Create in omaggio alla Biennale di Architettura, queste tele celebrano la città come spazio di creatività, innovazione e tradizione, riflettendo il suo inconfondibile fascino e il dinamico rapporto tra antico e moderno. Venezia, nel suo mistero e nella sua fragilità, è sempre stata una fonte inesauribile di ispirazione per coloro che cercano la bellezza sia nell’effimero che nell’eterno.
Infine la terza sezione, Aurum, presenta paesaggi realizzati con foglia d’oro a 22 carati.
Fondendo l’immobilità degli elementi con il bagliore celestiale dell’oro, l’opera diventa una danza tra modernità e luce eterna. Ogni edificio e ogni strada sono avvolti da uno strato d’oro, riflettendo l’essenza della vita urbana e trasformando il quotidiano in una scena di grandezza. Con l’uso della foglia d’oro, Serrano eleva la struttura e le ombre dell’architettura italiana al regno del sublime, mentre la città, vibrante e dinamica, si fonde con una luminosità che trascende il passare del tempo.
Museo Fortuny
San Marco, 3958
30124 Venezia
Tel. +39 041 5200995
fortuny.visitmuve.it
Fondazione Musei Civici di Venezia
Chiara Vedovetto
con Alessandra Abbate
tel. +39 041 2405225
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
Con il supporto di
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Roberta Barbaro