Firma del patto di amicizia tra Venezia e Hiroshima a Ca’ Farsetti

Lunedì 4 agosto, le voci del Coro dell’Università di Hiroshima risuoneranno a Venezia per commemorare l’80° anniversario del bombardamento atomico.
Un evento gratuito aperto alla cittadinanza per celebrare il patto di amicizia tra le due città e rilanciare un messaggio di pace e dialogo attraverso la musica.
Un concerto per ricordare, un messaggio per costruire un futuro di pace.
Lunedì 4 agosto, nella Sala San Leonardo a Cannaregio, Venezia ospiterà le voci del Coro dell’Università di Musica Elisabeth di Hiroshima, in occasione dell’80° anniversario del bombardamento atomico del 6 agosto 1945.
L’evento, gratuito e aperto alla cittadinanza fino a esaurimento posti, rientra nell’ambito della mostra fotografica dedicata alla tragedia nucleare che colpì la città giapponese, ed è promosso per rinsaldare il patto di amicizia siglato lo scorso anno a Ca’ Farsetti tra Venezia e Hiroshima.
Il patto tra le nostre città è una testimonianza credibile che il dialogo è possibile – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro –; in un contesto geopolitico sempre più complesso, la musica e la cultura possono trasformarsi in ponti di riconciliazione e di fratellanza tra i popoli”.
Durante la cerimonia sarà letta una lettera di ringraziamento inviata dal sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, in segno di riconoscenza per il forte legame che unisce le due città.
Un legame rinnovato anche lo scorso aprile con l’apertura del Padiglione Italia all’Expo di Osaka, e rafforzato dal conferimento a Brugnaro dell’onorificenza giapponese “Ordine del Sol Levante, Raggi d’Oro con Rosetta”.
La commemorazione veneziana anticipa le celebrazioni ufficiali che si terranno il 6 agosto al Parco della Pace di Hiroshima, dove la città lagunare sarà rappresentata, assieme alle altre città gemellate, per ricordare le vittime della prima bomba atomica e affermare un impegno comune per un mondo senza guerre.
Con Hiroshima – ha concluso Brugnaro – vogliamo essere attori ed esempio di un futuro fondato sul rispetto e la libertà, valori che ci uniscono e che devono risuonare sempre più forte nel mondo.”

Il coro dell’Università di Musica Elisabeth di Hiroshima