
Treviso e Cortina fanno squadra per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Firmato un protocollo d’intesa per coordinare logistica, sicurezza e promozione culturale in vista dell’evento, con Treviso pronta a diventare uno snodo strategico per atleti e spettatori.
Un’alleanza strategica per sostenere i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
È stata siglata questo venerdì, l’intesa tra il Comune di Treviso e il Comune di Cortina d’Ampezzo, che collaboreranno su logistica, sicurezza e promozione culturale in vista dell’evento sportivo più atteso del prossimo anno.
Treviso, grazie alla posizione geografica e ai collegamenti aerei, ferroviari e stradali, diventerà uno snodo cruciale per atleti, spettatori e operatori.
La città metterà a disposizione personale di Polizia Locale e volontari della Protezione Civile per supportare Cortina nei momenti di maggiore afflusso e visibilità internazionale.
Il protocollo prevede anche iniziative comuni per la valorizzazione del patrimonio artistico e turistico, con l’obiettivo di creare una rete di promozione integrata che possa proseguire anche dopo le Olimpiadi. L’accordo resta aperto all’adesione di altri enti e soggetti del territorio.
Primo appuntamento di questa collaborazione sarà mercoledì 6 agosto all’Alexander Girardi Hall di Cortina, nell’ambito del festival “Una Montagna di Libri”, con la lezione-incontro di Marco Goldin “Da Picasso a Van Gogh. Storie di pittura dall’astrazione all’impressionismo”.
«Questo accordo segna l’inizio di una sinergia autentica tra due comunità che condividono la volontà di fare sistema attorno a un progetto comune», ha dichiarato il sindaco di Treviso, Mario Conte; «Siamo orgogliosi di contribuire a rendere le Olimpiadi del 2026 una vetrina importante per tutto il nostro territorio».
Sulla stessa linea il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi: «Ringrazio il Comune di Treviso, che si è messo a disposizione fin da subito per questa collaborazione; l’auspicio è che a questo protocollo ne seguano altri con le municipalità venete, così da creare un modello positivo di cooperazione in vista di un evento planetario come quello che vivremo a febbraio».