Striscioni con la scritta “Iveco Indiana, sconfitta italiana” sono comparsi davanti a concessionarie Iveco in tutta Italia, firmati da CasaPound.
Il movimento contesta la cessione del marchio al gruppo indiano Tata, denunciando la perdita di sovranità industriale e chiedendo la nazionalizzazione delle aziende strategiche.
Iveco Indiana, sconfitta italiana”: è lo slogan comparso la scorsa notte davanti alla concessionaria Stefanelli di via Vigonovese e in numerose città italiane, firmato CasaPound.
Il movimento protesta contro la vendita di Iveco al gruppo indiano Tata, definendola “un’altra resa industriale”.
In una nota, CasaPound accusa le istituzioni di “complicità silenziosa” e gli Agnelli di “riempirsi le tasche lasciando fabbriche vuote”.
La cessione, secondo il movimento, rischia di impoverire il tessuto produttivo nazionale e trasferire all’estero competenze e posti di lavoro.
Tra le proposte, l’uso del Golden Power per bloccare acquisizioni straniere e la nazionalizzazione delle industrie strategiche: “Difendere Iveco significa difendere l’Italia – afferma CasaPound –; senza industria non c’è nazione”.