Dal 1954 veglia su Marghera, simbolo di radici e appartenenza: la Madonna di Piazzale Giovannacci continua a unire credenti e non credenti nel cuore della Città Giardino.

Da oltre settant’anni veglia silenziosa sulla Città Giardino, accompagnando generazioni di margherini tra lavoro, sacrifici e speranze.
È la Madonna di Piazzale Giovannacci, una statua che non è solo un simbolo religioso, ma un punto di riferimento identitario per chi è cresciuto all’ombra delle fabbriche e dei palazzi popolari.
Collocata nel 1954, quando Marghera viveva una fase di forte espansione, la statua divenne subito una presenza familiare.

Posta inizialmente al centro della rotonda del piazzale, fu poi spostata vicino alla fermata del tram a causa dei lavori per la vasca di accumulo delle acque.
Ma il suo significato non cambiò.
Per noi è sempre stata lì, come una madre che ci guarda e ci accompagna,” raccontano i residenti storici, molti dei quali ancora oggi la salutano con un cenno del capo o un segno di croce al passaggio.

Anche chi non è credente riconosce in quella figura un simbolo di radici e appartenenza: la Madonna di Marghera rappresenta la memoria di una comunità operaia che, tra fatica e orgoglio, ha costruito la propria identità.
Oggi, i cittadini chiedono che la statua torni a essere valorizzata e riportata “dov’era e com’era”, affinché continui a essere quel faro silenzioso che, da settant’anni, tiene unito il cuore della Città Giardino.