
È arrivata anche a Treviso notizia del successo di Hickory Golf a Ca della Nave Successo strepitoso condito dal bel tempo, dall’amicizia e dalla buona grazia, sabato 10 al Golf Cà della Nave di Villa Grimani Morosini, Campo che da sempre per il suo disegno, ritengo il più importante del Triveneto. Nacque negli anni ottanta del secolo scorso, il primo dei tre Campi progettati in Italia dalla matita di Arnold Palmer, campione USA di questa disciplina sportiva, nonché progettista di Campi da Golf nel mondo, che ebbi il piacere di conoscere. Per realizzare Cà della Nave, Palmer si ispirò alla vicina Venezia, disseminando le 27 buche di ostacoli d’acqua,

l’inaugurazione avvenne nel 1988 con l’Open d’Italia femminile, conquistato dall’inglese Laura Jane Davies, la campionessa che nel 2009 fece suo il Women’s British Open. L’intento di Palmer e del committente era di creare un Campo idoneo a ospitare la Ryder Cup, ma che potesse essere anche divertente per i meno abili. Il grande architetto ci riuscì, costruì un Campo nella logica di non dare eccessive difficoltà ai giocatori medi, e riservare queste per i più bravi che devono osare. Per chi ancora non conosce il Golf Hickory lo presentiamo: semplicemente, è il Golf giocato come agli albori della sua storia, con i bastoni di legno, e con l’abbigliamento del tempo.


Questo è l’aspetto appariscente, ma quello che di più ho apprezzato nell’avvicinarmi a questo mondo del Golf internazionale e particolare, è la correttezza, la serenità che si trova negli associati, distintiva soprattutto nel clima delle loro gare: il maggior premio in una partita di Golf è il piacere di aver condiviso una giornata impegnata ma in leggerezza, in sintonia con compagni di gioco corretti.
La giornata è iniziata con una colazione a base di pane e salame accompagnati da uno schietto vino rosso. non son mancati i dolcetti e lo spumante. Lo spuntino ha avuto luogo in Campo, accanto alla partenza della buca uno, dove il socio Giancarlo Moro ha da tempo allestito quella graziosa e

funzionale Hickory House. Andava giusto bene, perchè la prima partenza alle 11.30, prevedeva indesiderabili vuoti di stomaco durante il percorso, che sarebbero serviti a giustificare flappe e rattoni. Quel viatico va considerato il primo atto per una buona disposizione ai valori che abbiamo accennato. E poi tutto liscio, non ci sono state contestazioni, non ce n’è bisogno, ognuno si comporta come vogliono le Regole, è nel Dna del golfista hickory, la svista è compresa e tollerata.
I ben armati partenti erano italiani e stranieri, di cui alcune gradevoli signore. Il gioco Hickory è molto

sentito all’estero, a Cà della Nave sono intervenute Austria e Svizzera.
Sorretti da speciale bel tempo (no pioggia, sole a temperatura gradevole, né caldo né freddo) Laura di Rovigo, Giuseppe di Torino, e l’austriaco Kurt
sono stati i miei piacevoli compagni di gioco: bravissimi, molto più bravi di me, con quegli attrezzi che per forza di cose sono meno permissivi dei normali ferri



Kurt tirava potentissime viole, Laura curava bene l’Address, e poi sempre lungo e dritto, nonostante avesse dichiarato breve esperienza con i ferri hickory. nel colpo la palla si staccava da quelle lame sottili, pulita e potente. Il mio gioco non è stato buono, ero molto compreso a guardare il Campo. In passato lo avevo frequentato lungo tempo, ne andavo orgoglioso, poi a seguito delle disavventure del Circolo non giocavo lì da anni, temevo di trovarlo in cattive condizioni. Sono stato sorpreso e felice di vederlo a posto, sempre il grande Campo, il migliore. L’unica cosa, la sabbia nei bunker: in qualcuno c’è bisogno di portarne di nuova. Rough, Fairways, Green tutto bene. Ho rivissuto quel percorso, ne ho provato nostalgia. Ho ritrovato il mio Campo, l’intelligente logica del disegno, le dimensioni dei numerosi ostacoli d’acqua e dei bunker.
Alla bellezza del Campo è seguito il piacere del terzo tempo con la cena accanto alle piscine, per finire poi nella bella casetta, l’hickory house, con le premiazioni. Va detto subito che alle gare hickory son premiati tutti, come da regola, almeno con bottiglie dell’eccellente spumante “CAMPION” della terra del Cartizze, e gadget vari. Il vincitore di maggior pregio è stato AGOSTINO STIVAL,

che oltre al miglior punteggio netto ha registrato una “hole in one”;
prima lady è stata LAURA CASALI,

a cui è stato dato in dono un antico, perfetto, hickory putter. Paolo Pilla






