Treviso, l'episodio il 17 maggio dello scorso anno: nel mirino un bellunese di 30 anni
TELEFONO PRESO DAL RAPINATORE POLFER LO RITROVA IN CARCERE
Indagine della polfer, denunciato magrebino di 19 anni
TREVISO - Il telefono cellulare gli era stato preso da un giovane bandito che lo aveva rapinato mentre era sul treno Belluno-Venezia, lo scorso 17 maggio. A distanza di circa 4 mesi la polizia ferroviaria di Treviso è riuscita, attraverso il codice Imei del telefonino, a recuperarlo e renderlo al proprietario, un 30enne bellunese. Lo smartphone si trovava negli uffici del carcere circondariale di Santa Bona ed era tra gli oggetti nella disponibilità di uno dei detenuti. Si tratta di un marocchino di 19 anni, denunciato per questo motivo per ricettazione, che era finito in cella proprio per una rapina commessa il 2 luglio scorso sulle mura di Treviso. All'epoca il malvivente aveva malmenato un altro giovane proprio per rubargli il telefonino ed era stato arrestato dalle volanti della polizia. Il nordafricano, stando alle indagini della polizia ferroviaria di Treviso, non avrebbe un coinvolgimento diretto nella rapina messa a segno in treno: la vittima non avrebbe infatti riconosciuto il 19enne come autore del colpo. Il bandito, sempre di origini nordafricane, era riuscito a farsi consegnare dal 30enne sia il suo telefono cellulare che del denaro.