Caprino Veronese è stato lungo e impegnativo l’intervento, conclusosi a notte fonda tra domenica e lunedì, dal Soccorso alpino di Verona, in aiuto di un gruppo di escursionisti, due adulti e 4 minorenni, che, sbagliato sentiero avevano proseguito ad oltranza lungo un torrente in secca, fermandosi in una zona molto difficile da individuare e raggiungere sul Monte Baldo.
L’attivazione, arrivata dai Carabinieri di Caprino nella serata di domenia era per due persone che avevano perso il sentiero 662 e non riuscivano più a orientarsi.
Messi in contatto telefonico con i soccorritori, e appurato che si trattavano di due papà di 56 e 57 anni e dei loro figli, due dodicenni e due quattordicenni, di Verona, uno dei ragazzi ha spiegato che arrivati in una radura in località La Fabbrica, alla presenza di diverse tracce avevano sbagliato direzione, per poi imboccare un piccolo canale, inoltrandosi nel vaio fino ad arrivare sopra salti di roccia, impossibilitati a proseguire o a ritornare sui propri passi.
Risaliti alla posizione tramite l’applicazione di geolocalizzazione, i soccorritori hanno avuto le coordinate Gps del punto in cui si trovavano, sopra l’abitato di Gaon di Caprino Veronese.
Con la quota del punto, le squadre hanno quindi tentato per due ore di avvicinarsi addentrandosi nei boschi, senza riuscire a trovare un passaggio, finché studiando le ortofoto del luogo, un soccorritore ha evidenziato un possibile varco segnalandolo ai colleghi, anche perché i ragazzi vestiti leggeri iniziavano ad avere freddo e si stava pensando di allertare l’elisoccorso di Trento abilitato al volo notturno; la presenza della musica ad alto volume proveniente dalla sagra sottostante non ha facilitato i segnali a voce, ma, proprio mentre i Carabinieri stavano andando a chiedere di poter abbassare il volume, c’è stato fortunatamente un primo contatto vocale.
I soccorritori hanno quindi raggiunto il gruppo, lo hanno riportato sul sentiero e riaccompagnato a Gaon. I ragazzi sono quindi stati rifocillati nella sede del Soccorso alpino e nel contempo un soccorritore ha portato i papà a Due Pozze a riprendere le macchine.
Dalla provincia di Belluno, già in prima mattina di questo lunedì la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina, a seguito della segnalazione di alcuni escursionisti di passaggio lungo il sentiero numero 432, che si erano imbattuti in un uomo a terra privo di coscienza in località Federa. Sul posto veniva inviata una squadra di soccorritori della Guardia di finanza di Cortina e l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver ricevuto nel frattempo le coordinate precise del punto da un medico che si trovava casualmente sul posto. Atterrati nelle vicinanze, equipe medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure urgenti al 59enne di Cortina d’Ampezzo (BL), un cacciatore che stava risalendo in direzione della Croda da Lago, quando era stato quasi sicuramente colto da malore. Una volta imbarellato, l’uomo è stato portato dai soccorritori all’elicottero, imbarcato e trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Belluno. I militari, saliti in jeep, hanno inoltre preso in consegna e messo in sicurezza il fucile.