La Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito, nel chioggiotto, una serie di controlli nel settore del commercio delle “sigarette elettroniche” che, com’è noto, funzionano utilizzando sostanze liquide contenenti anche nicotina, e ha individuato una vasta rete di commercializzazione di prodotti ritenuti di contrabbando.
Attraverso un attento monitoraggio e analisi della rete internet, hanno permesso ai militari delle fiamme Gialle di individuare una serie di esercizi pubblici di commercio al dettaglio di prodotti per fumatori e di generi di monopolio che si sarebbero approvvigionati di liquidi da inalazione utilizzando canali di “vendite a distanza”, in violazione di quanto previsto dal D.Lgs. n. 6/2016 che disciplina la lavorazione e la vendita dei prodotti del tabacco.
In successivi controlli, le Fiamme Gialle clodiensi hanno dunque sottoposto a ispezione oltre 20 negozi rinvenendo e sequestrando 1.274 sigarette elettroniche e 8.000 ml di liquidi da inalazione ritenuti di contrabbando in quanto sprovvisti del contrassegno di Stato.
Il prodotto sequestrato è risultato equivalente a un quantitativo complessivo di circa 46 Kg di tabacco.
Al termine delle attività, i finanzieri hanno proceduto al deferimento alla Procura della Repubblica di Venezia di
4 soggetti, per il reato di “contrabbando di tabacchi lavorati esteri”, nonché alla segnalazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di 11 persone, titolari di esercizi commerciali, per l’applicazione di sanzioni amministrative fino ad un massimo di 450.000,00 euro.
Analoga segnalazione è stata inoltrata alla stessa Agenzia per l’emissione di un provvedimento di chiusura dell’esercizio ovvero per la sospensione della licenza per un periodo non inferiore a cinque giorni e non superiore ad un mese.