Ieri sera si è svolto a Pieve di Soligo l’atteso incontro con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ospite d’onore della quinta edizione della rassegna culturale “Pieve Incontra”. Durante l’evento, Gratteri ha presentato il suo ultimo libro “Fuori dai confini”, scritto insieme ad Antonio Nicaso, che analizza in dettaglio la diffusione delle mafie in Italia e nel mondo. Il magistrato ha esposto le dinamiche, gli interessi e le strategie delle tre diverse mafie che operano nel nostro paese: Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta.

La serata è stata caratterizzata da momenti toccanti, come il saluto di Gratteri alla figlia di una coppia di coniugi vittime di omicidio nel 2018, il cui autore è stato successivamente individuato e arrestato dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Treviso. Inoltre, il Procuratore ha salutato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Treviso, Colonnello Massimo Ribaudo, già Comandante del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme dal 2017 al 2020.

La serata è stata organizzata dalla Città di Pieve di Soligo e curata dalla giornalista Adriana Rasera, con il sostegno di numerose aziende tra cui AscoTrade Gruppo HERA, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Euromobil, Eufrosini Assicurazioni, Hotel Villa Soligo, Tino Vettorello Gourmet e Latteria Soligo. Il Teatro Careni era gremito di persone, con il sold-out già esaurito da giorni.

Il Procuratore Gratteri ha anche parlato della recente pandemia e della guerra come nuove opportunità di business per le mafie, oltre alle attività criminali tradizionali come il traffico di droga, armi e prostituzione, e la contraffazione di prodotti. In particolare, ha evidenziato come lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale stiano diventando sempre più importanti per le mafie.

L’arrivo di Gratteri a Pieve di Soligo è stato accolto con straordinarie misure di sicurezza a causa delle minacce esplicite rivolte al magistrato da parte di alcuni imputati durante i processi alle cosche del Vibonese, attualmente in corso davanti al Tribunale di Vibo Valentia nell’aula bunker di Lamezia Terme. Tuttavia, la presenza del Procuratore rappresenta una grande opportunità per tutti coloro che desiderano saperne di più sulla lotta contro le mafie e sulla loro diffusione nel mondo. La sua esperienza come magistrato e la conoscenza dei meccanismi delle mafie rappresentano un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di questo fenomeno che rappresenta un grave pericolo per la società italiana e internazionale.