Un lungo elenco di progetti e battaglie: ora basta con prezzi che non coprono nemmeno i costi: sold out di presenze di imprenditori agricoli e dirigenti delle Zone di Asolo, Castelfranco Veneto e Montebelluna.
In tantissimi per dire Diffidate dalle imitazioni e soprattutto far scendere in campo l’Orgoglio di Coldiretti. Ieri sera a Altivole (dopo la riunione di Oderzo) l’auditorium comunale era gremito dimostrando una grande compattezza del mondo agricolo targato Coldiretti capace di analisi e visione per ribadire che quella a Bruxelles è un’Europa che non vogliamo. La mobilitazione denominata “Orgoglio Coldiretti” ha risuonato in occasione del terzo incontro di cinque che coinvolgeranno le imprese agricole della Marca trevigiana e più esattamente i dirigenti dell’organizzazione più rappresentativa del mondo agricolo. Una mobilitazione in atto per contrastare le pazzie dell’unione Europea a danno delle nostre imprese e per garantire dei prezzi adeguati alle aziende agricole. A Altivole è giunta una moltitudine di imprenditori agricoli per fare il punto di una mobilitazione che si rende necessaria per ristabilire la verità su chi scende davvero in campo per gli interessi degli agricoltori e per sottolineare come in questo momento sia necessario diffidare dalle imitazioni. Ad accogliere i dirigenti il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato, insieme al direttore Giuseppe Satalino, oltre ai presidenti della zona di Castelfranco Veneto, Amedeo Gerolimetto e di Oderzo Jony Daniel.
Nell’occasione sono state presentate le battaglie in corso di una Coldiretti mai doma di fronte alle numerose problematiche del settore. A livello nazionale:
- garantire il divieto di vendita sotto i costi di produzione e aumentare i controlli sulle
pratiche sleali
mai più sotto i costi di produzione ci mobilitiamo per difendere le imprese dalle pratiche sleali. Abbiamo iniziato con Lactalis. Ma siamo pronti ad agire su tutte le filiere. Sul territorio vanno raccolte segnalazioni dai soci per le denunce. - moratoria sul credito delle aziende agricole
- L’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione stanno colpendo le aziende agricole. È necessario un intervento per difendere il reddito delle imprese a partire da una moratoria sui debiti.
- fermare il fotovoltaico a terra
serve immediatamente il decreto del ministero dell’ambiente sulle aree idonee per fermare la speculazione sulle nostre terre per mettere pannelli fotovoltaici a terra - stop fauna selvatica
bisogna fare di più a tutti i livelli: serve la depopolazione dei cinghiali e delle altre specie che stanno danneggiando le nostre produzioni. Gli agricoltori hanno il diritto di difendere le terre - migliorare la Pac in Italia
dopo il primo anno di applicazione, serve semplificare il piano strategico nazionale e correggere le scelte che hanno penalizzato le imprese. Grazie a col diretti e stato creato un gruppo tecnico al ministero con le organizzazioni che si e’ riunito il 2 febbraio ed ha avviato il avori di revisione - emergenze agricole – subito decreto attuativo
serve un immediato primo stanziamento per le filiere in crisi, a partire dalle pere usando il fondo emergenze della legge di bilancio. - assicurazioni agevolate – pagamenti immediati alle aziende
- Su forte proposta di coldiretti il ministro Lollobrigida ha dato una risposta importante sulle assicurazioni, con oltre 230 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023. Ora va pagato immediatamente il 2023.
- lavoro agricolo – contenere i costi indiretti e ridurre la burocrazia contenimento dei costi indiretti del lavoro in linea con i nostri competitor tipo Francia e spagna. Riduzione della burocrazia nei rapporti di lavoro. Velocizzazione delle procedure di rilascio dei visti d’ingresso da parte dei consolati italiani all’estero per i lavoratori stagionali agricoli di cui al decreto flussi.
Pesca. Aumentare le risorse per le aziende danneggiate dal granchio blu e revisione dell’indennità di malattia per i pescatori da riportare al 75%. No alla riduzione delle
Giornate di pesca e delle zone di pesca per lo strascico e non solo.
regioni – dobbiamo sbloccare fondi e leggi per gli agricoltori in ogni regione e necessario sbloccare fondi, sburocratizzare e dare risposte concrete a favore dei nostri soci.
Ad esempio: piani di contenimento regionali della fauna selvatica, a partire dai cinghiali, in attuazione della modifica della legge sulla caccia ottenuta con la legge di bilancio 2023. Cofinanziamento regionale delle assicurazioni agevolate. Con 5 milioni di euro a regione potremmo continuare a garantire il 70% di agevolazioni.
LE NOSTRE RICHIESTE E LA NOSTRA POSIZIONE NEI CONFRONTI DELL’EUROPA
Non è l’Europa che vogliamo!
1. Difendere il reddito degli agricoltori: non toccare i fondi Pac e aiuti ai giovani
2. Riconoscere e sostenere il ruolo degli agricoltori come custodi degli ecosistemi e della biodiversità
3. Si alla reciprocità e stop alle importazioni che non rispettano gli standard europei. Fermare le frodi sull’origine e l’italian sounding anche in Italia
4. No a riduzioni degli aiuti diretti agli agricoltori e libertà di coltivare tutti i terreni
5. No al cibo artificiale prodotto in laboratorio
6. Si a mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e rafforzando il contrasto alle pratiche sleali
7. Semplificare lo sviluppo rurale e investire su ricerca e formazione
8. Promuovere l’innovazione e la digitalizzazione per aumentare la sostenibilità e la resilienza
9. Ampliare il sostegno e la strumentazione per la gestione dei rischi anche con le assicurazioni e favorendo l’accesso al credito
10. Cancellare la burocrazia, non le aziende!