VENEZIA – È stato inaugurato ufficialmente questo giovedì mattina al Parco Scientifico Tecnologico VEGA di Venezia RARA Factory, il primo laboratorio italiano interamente dedicato allo sviluppo di materiali alternativi alle terre rare e ai materiali critici, fondamentali per settori strategici come l’energia, l’automotive, l’aerospazio e il biomedicale.
Nata come spin-off deep-tech dell’Università Ca’ Foscari Venezia, RARA Factory si propone come risposta concreta alla dipendenza dell’Europa dalle importazioni cinesi, che oggi coprono il 98% del fabbisogno continentale secondo il Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea.
Alla base del progetto c’è un algoritmo brevettato capace di identificare combinazioni di elementi abbondanti in natura – come silicio, ferro, calcio e alluminio – in grado di sostituire le terre rare mantenendo le stesse (o superiori) proprietà fisiche e magnetiche.
«Andiamo a prendere l’abbondanza: grandi quantità di elementi facilmente reperibili come ad esempio silicio, alluminio, ferro, calcio», ha dichiarato Stefano Bonetti, fondatore e direttore scientifico di RARA Factory nonché professore ordinario di Fisica Sperimentale della Materia a Ca’ Foscari, «Il primo
obiettivo sarà di trovare dei magneti alternativi a quelli al neodimio per applicazioni nell’automotive e delle energie rinnovabili, ma il nostro metodo è molto più generale ed è valido per qualsiasi materiale critico che vuole essere sostituito; come ad esempio litio, coltan o cobalto”.

Il nuovo laboratorio, costato oltre 2 milioni di euro in strumentazione, è in grado di produrre fino a 150 campioni al giorno e oltre 10.000 entro fine anno.
Dispone di strumenti avanzati per la progettazione, sintesi e caratterizzazione dei nuovi materiali, grazie anche a un modello di intelligenza artificiale generativa proprietaria.
L’iniziativa è sostenuta da UniCredit, Motor Valley Accelerator (programma della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital), Plug and Play Tech Center e Fondazione di Modena.
Un progetto che unisce accademia, industria e finanza per rafforzare l’autonomia tecnologica europea.
«Con RARA Factory vogliamo dimostrare che dalla ricerca italiana può nascere impatto reale: scientifico, industriale e sociale», ha commentato Michele Bugliesi, amministratore delegato e cofondatore di RARA Factory, già rettore dell’Università Ca’ Foscari, «Il nostro obiettivo è creare una catena del valore completa, che coinvolga ricerca, imprese e territorio».
A credere nel potenziale di RARA Factory è anche Enrico Dente, direttore di Motor Valley Accelerator: «Il loro approccio può ridefinire intere filiere produttive, dando una risposta concreta alla sfida globale della transizione energetica».
Infine, Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, ha sottolineato l’impegno della banca nel promuovere progetti ad alto contenuto innovativo: «RARA Factory è la prova concreta della nostra volontà di sostenere imprenditoria sostenibile e talenti, valorizzando le eccellenze del Nord Est».

I fondatori di RARA Factory, Stefano Bonetti (direttore scientifico) e Michele Bugliesi (amministratore delegato)