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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Sabato 22 luglio, nel parco di Villa Longobardi a Mogliano Veneto

A SILE JAZZ I TRIAT CON GREG BURK E LA LORO MUSICA DI CONFINE

Classico e moderno convivono: oud, bouzouki, violoncello con moog ed effetti


MOGLIANO VENETO - Dopo il concerto applauditissimo della giovane rivelazione Linda Oh, Mogliano Veneto ospita ancora Sile Jazz, sabato 22 luglio, quando alle ore 21 nel parco di Villa Longobardi sale sul palcoscenico di Sile Jazz l'ensemble TRIAT feat. GREG BURK: Gionni Di Clemente (chitarra classica a dieci corde, oud, bouzouki), Greg Burk (moog, tastiere), Giuseppe Franchellucci (violoncello), Domenico Candellori (batteria, percussioni, batteria synth).

E cambia completamente anche l'atmosfera musicale. Nella proposta di Triat si sente tutta la suggestione del "confine". Un confine geografico e spirituale. Un confine da attraversare e da rispettare. Uno dei pochi confini che ancora hanno senso di esistere perché mantengono il significato di riferimento, di approdo.

L'incontro di questi musicisti e delle loro sonorità è a dir poco inusuale: in Triat convivono l’oud, il bouzouki, la chitarra classica a 10 corde e il violoncello, filtrati anche attraverso pedali ed effetti; e ancora il moog e le armonie delle tastiere (affidati al grande Greg Burk, Special Guest della serata), che si esprimono in un linguaggio a tutto campo.

Sotto la pulsione di una sezione ritmica, che si avvale di un set misto di batteria, synth-drum e percussioni di varia provenienza, vengono combinati generi che vanno dal jazz-fusion alla musica contemporanea, dall’etnica dai tratti rock alle sfumature psichedeliche.


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