"IL SUPERTESTE? INATTENDIBILE"

TREVISO – (gp) “Il supertestimone che scagionerebbe simone Moreira dall'accusa di omicidio volontario è assolutamente inattendibile”. Lo afferma senza tanti mezzi termini uno dei due legali di parte civile che rappresentano Michele Favaro e la sua famiglia, l'avvocato Luigi Fadalti. “Non si tratta di nulla di nuovo – ha dichiarato l'avvocato – E' una donna che è stata già sentita nel corso delle indagini e che è presente nella lista testi depositata una settimana prima che iniziasse il processo nel maggio scorso”. La sua testimonianza, definita fondamentale dai legali della Moreira, gli avvocati Antonio Forza e Alvise Tommaseo Ponzetta, in quanto dichiarerebbe di aver sentito la voce di una bambina gridare “mamma” poco dopo le 23.10 non in piazza Rizzo, sin qui identificato come il luogo da cui la piccola sarebbe stata gettata in acqua, ma dalla chiesa della Madonna della Salute, poco distante, sarebbe dunque priva di fondamento per la parte civile, ma soprattutto per l'accusa. L'avvocato Luigi Fadalti, nel rispondere su questo presunto superteste, afferma però che il vero colpo di scena sarà a favore dell'accusa: due sarebbero infatti i testimoni, due commercianti di Oderzo, che affermerebbero che l'auto di Simone Moreira, una Mercedes classe A, sarebbe rimasta parcheggiata in una via del centro di Oderzo dal pomeriggio del 2 settembre 2009, giorno della tragedia, fino alla mattina del 3 settembre, quando venne rimorchiata dal carroattrezzi. Ma Simone in quel lasso di tempo, come hanno confermato le indagini, si è spostata da Oderzo. E a questo punto la domanda è: in compagnia di chi era la brasiliana quella sera? Un giallo, quello della morte di Giuliana Favaro, che sembra destinato a diventare sempre più intricato.