La manifestazione è cara alla proprietà come occasione per presentare e far conoscere questo Campo da Golf, che è una ricchezza per chi intende iniziare la pratica di questa disciplina sportiva: Trevisani, e non solo. Collocato a ridosso del centro, è una speciale palestra di apprendimento per chi vuol imparare a giocar bene. Sempre ben tenuto, con la presenza di molti alberi, è un giardino curato. Pensarlo Campo Pratica è però riduttivo, è infatti omologato per gare con handicap. Va poi aggiunto il fatto che tra i giocatori si va sempre più verso il gradire un alleggerimento nell’ampiezza numerica delle gare. È infatti sentito spesso come gravoso l’impegno delle 18 buche.

Programmatosi da tempo, il Circolo si è trovato con la giornata precedente, tutta la notte, e parte della mattinata sotto la pioggia battente, tanto da far seriamente temere la possibilità di poter dar corso alla manifestazione che oltre alla gara prevedeva un ricco seguito godereccio.
La solerzia dei dipendenti che si sono prodigati per liberare il Campo da tutta quell’acqua, e magari quel pizzico di magia che ha radici nel Circolo, ha fatto sì che all’orario di partenza era tutto in ordine. Il maltempo si è allontanato, e ha consentito non solo il gioco, ma anche il terzo tempo. Poi nella notte, bene anche la pioggia. D’alto canto, è un must: “Ai Salici c’è sempre il sole!”
Eravamo in tanti, è stato necessario disporre le partenze bis. Ecco la mia squadra nella foto:

Achille, io, Massimo, e Rudi, compagni di qualità, che rendono piacevole e divertente la partita.
A gara conclusa, una sfida di Putt in quel bel green che fa bella mostra al posto d’onore. Distensivo in attesa della cena, il Putt è la parte di gioco che maggiormente aiuta a incrementare lo score.

Sono stati molti i premiati: primo, secondo e terzo delle tre categorie, il lordo, e i premi speciali previsti “hole by hole”, e riservati in ognuna delle nove buche: chi per Best Hole, chi per Nearest to the Pin, chi per Driving Contest. Ho avuto fortuna anch’io, il più vicino alla bandiera alla buca 4, che mi ha visto il rientro con lo Champagne francese Mumm, consegnatomi da Presidente e Direttore

Era bello da vedere il gran tavolo di premi, e il sorriso di tutta la brigata, per la giornata giocosa e spensierata. Piacevole anche la cena a buffet con sei diverse specialità, su tutte vini di qualità,

Piatto forte la Paella. Eccellenti le bollicine che hanno accompagnato Il dessert.
Un po’ di storia del Campo: Parte nel ’92 la posa della “prima pietra”, da un’idea di Giorgio Buzzavo, totalmente recepita e fatta sua con entusiasmo da Elettra Salice: Tre buche nel contesto della “Ghirada” – la cittadella dello sport – efficiente complesso sportivo, una delle numerose iniziative che la famiglia Benetton ha realizzato a Treviso, e da cui il territorio trae beneficio.
La disciplina del Golf ebbe corrispondenza nella zona, le buche divennero sei,

poi nel manifesto interesse dei Trevisani divennero nove, le attuali più volte poi rimaneggiate, che permettono al Campo la condizione di Certificato, con ciò che ne consegue: la più interessante, la possibilità per i neofiti di acquisire l’handicap. Se consideriamo l’importanza di questo sport ai fini del benessere fisico e sociale, possiamo dire che Elettra è stata una benefattrice.

Ho sempre pensato che dirigere un Campo da Golf anche se di modeste dimensioni sia una cosa difficile: è necessario conoscere a fondo la materia, e gestire i soci “cum granu salis”.
I tempi sono notoriamente duri, ma per “I Salici”, con queste premesse, andrà sempre bene. Questo è il mio pensiero consolidato, e che sia di buon auspicio. Manifestazioni come questa fanno crescere la voglia di praticare, e di far avvicinare altre persone. Paolo Pilla